La televisione svizzera per l’Italia
pecore al pascolo

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,  

doveva succedere prima o poi: Taylor Swift arriva in Svizzera. L'icona pop che sta facendo impazzire un'intera generazione di "Swifties" (così si fanno chiamare i suoi fan) si esibirà a Zurigo i prossimi 9 e 10 luglio. I biglietti sono esauriti da tempo, come è successo per tutte le esibizioni della star sin dall'inizio del suo "The Eras Tour". L'impatto positivo della Swift sull'economia dei luoghi dove si esibisce è ormai noto (è stato coniato il termine "Swiftonomics" per descrivere il fenomeno) e Zurigo sicuramente beneficerà della presenza della cantante sul suo territorio.  

Resta da vedere se, come è successo a Seattle, il ballo scatenato del pubblico provocherà un'attività sismica.  

Io ora vi lascio alla lettura delle notizie del giorno. 

Stefan Meierhans
Mister prezzi si limita per ora al dialogo, ma non esclude interventi più incisivi. Keystone / Peter Schneider

Il Sorvegliante dei prezzi svizzero Stefan Meierhans si attiva per evitare i possibili abusi – in particolare nel campo degli interessi – legati alla posizione dominante che UBS ha in alcuni settori in seguito all’acquisto di Credit Suisse (CS). Meierhans ha fatto sapere che per il momento si punta sul dialogo, ma che non sono esclusi interventi più incisivi. 

Oggi si è tenuto un primo scambio formale sulle conseguenze della fusione tra le unità elvetiche di UBS e di Credit Suisse (Svizzera), Meierhans, l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA), la Commissione della concorrenza (COMCO) e la Banca nazionale svizzera (BNS). 

L’analisi della COMCO ha mostrato che la nuova UBS detiene ora “un potere di mercato o una posizione dominante in alcuni mercati“. Mister Prezzi si ritiene quindi direttamente responsabile del monitoraggio degli abusi di prezzo in questi ambiti. 

Sono previste osservazioni di mercato e, come di consueto, chiunque sospetti prezzi abusivi è libero di comunicarlo a Berna, anche in forma anonimaCollegamento esterno, sottolinea la FINMA. Lo si può fare attraverso il sito internetCollegamento esterno. “Il Sorvegliante dei prezzi parte dal presupposto che la grande banca risultante dalla fusione sia consapevole della propria responsabilità sociale e agisca di conseguenza“, si legge in un comunicato odierno. “Per il momento si concentra quindi sul monitoraggio dei prezzi e sul dialogo costruttivo con la banca e le altre autorità competenti”. 

aborto
Keystone / Victor R. Caivano

Nel 2023 c’è stato un record d’interruzioni di gravidanza in Svizzera: ne sono state notificate 12’045, contro le 11’374 dell’anno precedente. Ciò corrisponde a un tasso di 7,3 ogni 1’000 donne di età compresa tra 15 e 44 anni, rispetto ai 7 del 2022, secondo i dati pubblicati oggi dall’Ufficio federale di statistica (UST). 

Tra le ragazze di età compresa tra i 15 e i 19 anni il tasso è rimasto stabile a un livello basso (3,4 ogni 1000 donne). Nell’anno in rassegna, il 53% delle donne che hanno ricorso all’aborto aveva più di 30 anni, mentre 10 anni prima tale quota si attestava al 48%. 

La maggior parte delle interruzioni di gravidanza (95%) è stata praticata nelle prime 12 settimane, il 77% nelle prime 8. In tutta la Confederazione l’81% degli aborti è avvenuto tramite medicamenti e il 19% tramite un intervento chirurgico. 

In sette cantoni (Glarona, Lucerna, Neuchâtel, Nidvaldo, Obvaldo, Soletta e Uri) oltre il 90% di queste interruzioni è stato praticato per mezzo di medicamenti e in due cantoni (Ginevra e Friburgo) circa il 60%, come nell’anno precedente. 

ebreo ultraortodosso
Keystone / Michael Buholzer

Un’unità operativa appositamente convocata a Davos ha elaborato un catalogo di misure (consultabile quiCollegamento esterno) per accogliere al meglio gli e le ospiti ebrei. Si mira alla comprensione reciproca tra la popolazione e visitatrici e visitatori internazionali, allo scopo di prevenire eventuali malintesi. Le misure sono una reazione alle “incomprensioni” tra i gruppi di popolazione, secondo quanto si legge nel comunicato odierno dell’unità operativa denominata “Processo di comunicazione a Davos”. 

L’ultimo evento che aveva destato scalpore si era verificato lo scorso inverno, quando un ristorante di montagna a Davos aveva deciso di non noleggiare più attrezzature per sport sulla neve alle e agli ospiti ebrei, citando “incidenti fastidiosi” come motivazione, stando a un cartello in ebraico affisso nei pressi del ristorante. 

La reazione della Federazione svizzera delle comunità israelite (FSCI) era stata molto dura. Il segretario generale Jonathan Kreutner aveva parlato di un nuovo “livello di sfacciataggine” e aveva annunciato azioni legali. La FSCI aveva criticato anche altre strutture turistiche di Davos, alberghi, ristoranti e negozi, che non avevano accolto gli e le ospiti ebrei. L’organizzazione turistica aveva persino messo in pausa un progetto di dialogo congiunto. Ora la FSCI e le persone rappresentanti locali si sono incontrati di nuovo e hanno concordato il catalogo in dieci punti di cui sopra.  

“In futuro, i potenziali conflitti dovrebbero essere risolti immediatamente attraverso il dialogo prima che sfuggano di mano”, ha dichiarato a Keystone-ATS Reto Branschi, ex direttore dell’organizzazione turistica Davos Klosters. 

pecore al pascolo
KEYSTONE

Winterthur ha assunto, per la cura dei suoi parchi cittadini, delle pecore. Sì, avete letto bene: un gregge di skudde – un’antica specie in via d’estinzione – si occuperà della biodiversità delle aree verdi urbane. 

Perché proprio questa razza? Si tratta di animali di piccola taglia, molto tranquilli e spesso affamati. Non mangiano di tutto, però: sono molto selettivi e per questo positivi per la biodiversità.  

Il loro allevatore Reto Meier ha spiegato ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera italiana RSI: “Prima prendono le cose che preferiscono, come i fiori e le foglie più succose, e poi il resto. Alla fine rimangono solo le erbe più dure e legnose come i cardi. Sotto le loro foglie trovano rifugio molti insetti e animaletti“. 

Proprio l’effetto voluto da Michael Wiesner, responsabile dell’ecologia della città di Winterthur: “È chiaro che dopo il passaggio del gregge l’aspetto del prato cambia, ma sono due cose diverse”. La cittadinanza non deve quindi preoccuparsi: i classici prati per sdraiarsi e giocare rimarranno, ma accanto a loro ci saranno anche dei nuovi spazi di biodiversità. “La gente si abituerà presto al modello, come si rallegra già ora della presenza delle pecore”, ha aggiunto Wiesner. 

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