La televisione svizzera per l’Italia
Tabellone elettronico allo scalo di Zurigo.

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

la conferenza di pace sull'Ucraina tenutasi a metà giugno al Bürgenstock, nel Canton Nidvaldo, avrà un seguito entro la fine dell'anno.

A dirlo è stata giovedì sera la presidente della Confederazione Viola Amherd al vertice della Comunità politica europea di Blenheim Palace, nell'Oxfordshire (Regno Unito). Questa volta però, ha precisato la consigliera federale ai media elvetici presenti, non si celebrerà più in Svizzera.

In attesa di sviluppi, ci si augura positivi, nell'Europa dell'Est, noi torniamo ad occuparci di questioni eminentemente svizzere, invitandovi a proseguire nella lettura della nostra selezione di notizie odierne dalla Confederazione.

Tabellone elettronico allo scalo di Zurigo.
Keystone / Gaetan Bally

L’aeroporto di Zurigo Kloten non è stato risparmiato dalla panne informatica mondiale che ha colpito il gigante tecnologico Microsoft.

A metà mattinata sono stati sospesi i voli in arrivo e ci sono state cancellazioni e ritardi per quelli in partenza. La compagnia Swiss ha fatto sapere che la perturbazione alle operazioni aeroportuali non era dovuta ai suoi sistemi ma ai problemi che hanno coinvolto imprese partner e le società di controllo dello spazio aereo come Skyguide.

Disservizi di minore entità si sono palesati anche allo scalo ginevrino di Cointrin. Per sopperire ai problemi informatici le persone addette alle operazioni, in particolare per i check-in, hanno dovuto adottare la modalità manuale.

Secondo alcune fonti la panne, che ha coinvolto settori strategici come trasporti, finanza, media e sanità su scala mondiale, non sarebbe dovuta a un attacco di hackers ma a un software di cybersicurezza che ha creato arresti sulle piattaforme Windows prodotte dalla multinazionale statunitense.

L'Eurovision dello scorso maggio a Malmö.
keystone

Sono rimaste solo Ginevra e Basilea a contendersi a fine agosto l’edizione del prossimo anno dell’Eurovision Song Contest.

L’ente radiotelevisivo SSR ha comunicato oggi la decisione che penalizza le candidature di Zurigo e Berna/Bienne, quest’ultima peraltro città natale di Nemo che si è aggiudicato il concorso canoro continentale due mesi fa a Malmö, in Svezia.

Secondo la giuria presieduta dal direttore generale uscente della SSR Gilles Marchand, Ginevra e Basilea sono le città che meglio rispondono ai criteri richiesti per “organizzare un’edizione memorabile dell’Eurovision Song Contest 2025”.

Il team incaricato per la selezione, indica una nota dell’azienda radiotelevisiva pubblica, ha tenuto conto nella sua valutazione numerosi criteri, tra i quali figurano “la concezione della sala, i collegamenti con i trasporti pubblici, la sostenibilità, la ricettività alberghiera, i concetti di sicurezza e di smaltimento dei rifiuti, gli investimenti, l’esperienza nell’organizzazione di eventi, il sostegno e la motivazione complessiva della città in questione”.

Auto della polizia bernese.
keystone

A Berna cinque agenti sono stati incriminati in relazione all’uccisione di un cittadino svizzero avvenuta nel maggio del 2020 ad Adelboden nel corso di un’operazione di polizia.

Il Tribunale cantonale, accogliendo parzialmente i ricorsi dei familiari della vittima, ha riaperto il caso che era stato archiviato nel luglio del 2021 dalla procura bernese.

L’intervento di un’unità speciale della polizia cantonale era scattato dopo che era giunta in centrale la segnalazione di comportamenti inconsulti da parte di un uomo, in evidente stato di alterazione psicologica, in un appartamento della rinomata località alpina dell’Oberland Bernese. In seguito all’irruzione, uno degli agenti ha esploso cinque colpi, tre dei quali hanno raggiunto il 44enne, che a detta dei testimoni brandiva una pistola.

Il poliziotto che ha sparato dovrà ora rispondere di omicidio intenzionale e abuso di autorità davanti al Tribunale regionale dell’Oberland a Thun mentre quattro suoi superiori sono stati rinviati a giudizio per omicidio colposo e abuso di autorità.

Confezioni di farmaci.
Keystone / Christian Beutler

Si sta facendo strada a Basilea Città un’iniziativa a livello cantonale per promuovere la ricerca farmaceutica e combattere la penuria di medicinali.

La proposta denominata “Farmaci per tutti”, lanciata dallo schieramento progressista (socialisti e verdi), chiede in concreto la costituzione di un fondo con una dotazione di circa 70 milioni di franchi, derivanti da una quota delle imposte che saranno versate dalle multinazionali in applicazione della recente riforma fiscale sostenuta dall’OCSE, cui ha aderito anche la Svizzera.

Con queste risorse si potranno, in particolare, sviluppare nuovi antibiotici in grado di contrastare i batteri resistenti, che per la stessa Organizzazione mondiale della sanità (OMS) rappresentano una delle principali minacce globali per la salute. Gli investimenti per questa categoria di preparati infatti scarseggiano a causa dei bassi profitti che garantiscono all’industria farmaceutica.

Da parte sua Interpharma, l’associazione mantello delle case farmaceutiche svizzere, ritiene la proposta del tutto inutile poiché si tratta di questioni mondiali che non si possono risolvere su piano cantonale. Inoltre, sottolinea l’organizzazione imprenditoriale, la ricerca e sviluppo in questo ambito sono tradizionalmente trainate dall’economia privata e non dallo Stato.

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