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schermi aeroporto zurigo

Oggi in Svizzera

Care élettrici e cari lettori,

in ritardo, ma l'estate è arrivata e sembra decisa a restare in queste zone per un po'. E anche se le rive dei fiumi elvetiche non sono paragonabili alle spiagge caraibiche (anche se, vi ricordo, in Ticino abbiamo "le Maldive di Milano"), proteggersi dal sole è estremamente importante. Ormai lo sappiamo tutte e tutti. Ma… non tutti le usano: stando a uno studio, infatti, il 10% di svizzere e svizzeri ci rinuncia perché non gli piace la consistenza o perché semplicemente la trovano scomoda. Devo dire che su quest'ultimo punto non posso biasimarli: ritrovarsi le mani impastate di crema e sabbia non è mai piacevole. Ma è un disagio insignificante, rispetto ai vantaggi della protezione e quindi, prima di lasciarvi alla lettura delle notizie del giorno, non mi resta che ribadire l'importanza di creme e spray e invitarvi caldamente a usarle ogni volta che vi esponete al sole.

Buona lettura! 

thomas aeschi
A più di un mese dalla zuffa che ha coinvolto Thomas Aeschi, l’MPC ha avviato degli accertamenti. Keystone / Alessandro Della Valle

La zuffa che lo scorso 12 giugno ha visto coinvolto a Palazzo federale il capogruppo dell’UDC alle Camere federali Thomas Aeschi e alcuni agenti di polizia, è attualmente oggetto di accertamenti da parte del Ministero pubblico della Confederazione (MPC), in seguito a una denuncia penale.  

Quel giorno Aeschi si è azzuffato con agenti di polizia armati, di guardia a Palazzo federale. La scena, immortalata in un video da una persona presente all’interno della sede, è stata pubblicata su diversi portali online. 

La colluttazione è nata a causa di una postazione di blocco istituita dagli agenti a margine di un servizio fotografico previsto con il presidente del Parlamento ucraino Ruslan Stefanchuk e il Presidente del Consiglio nazionale Eric Nussbaumer. Aeschi si era rifiutato di rispettare le disposizioni dei poliziotti appostati sulle gradinate all’interno del Palazzo federale. 

Oltre ad Aeschi, nella colluttazione è stato coinvolto anche il suo collega di partito vallesano Michael Graber. La visita di Stefanuchuk si è svolta pochi giorni prima della conferenza di pace sull’Ucraina al Bürgenstock. 

schermi aeroporto zurigo
Keystone / Gaetan Bally

L’aeroporto di Zurigo sta valutando se intraprendere un’azione legale in seguito al guasto informatico di venerdì scorso che, a livello mondiale, ha colpito 8,5 milioni di dispositivi Windows. Oltre agli aeroporti, hanno avuto problemi tra gli altri anche supermercati, banche, ospedali e media. L’entità del danno finanziario, legata all’aggiornamento difettoso di un software, è ancora da verificare. 

Lo scalo di Kloten sta analizzando quanto successo, ha dichiarato oggi una portavoce alla Radiotelevisione della Svizzera tedesca SRF. Venerdì le operazioni aeroportuali sono state interrotte a causa di un aggiornamento fallito della società di cybersicurezza statunitense Crowdstrike.  

Le compagnie aeree presenti a Zurigo hanno dovuto cancellare 132 voli e circa 10’000 passeggeri e passeggere sono stati interessati dall’inconveniente. Queste persone sono state obbligate a prendere voli successivi o a dormire in hotel. 

Anche la compagnia di bandiera elvetica Swiss ha reso noto di star soppesando le conseguenze finanziarie del tilt, in collaborazione con le sue assicurazioni e i suoi partner. Tuttavia, è poco probabile che venga coinvolta la giustizia, visto che la panne non ha avuto un impatto sui sistemi del vettore. 

bambini a palazzo federale
KEYSTONE

La presidente centrale dell’organizzazione degli insegnanti svizzeri (LCH) vuole direttive chiare per le scuole su crisi e guerre. La scuola ha il dovere di comprendere gli eventi politici, ma per farlo necessita di un sostegno politico, afferma. Il piano di studio 21 dà delle direttive, ma bisogna definire più chiaramente ciò che è di competenza della scuola e ciò che non lo è, ha dichiara Dagmar Rösler in un’intervista pubblicata sul domenicale SonntagsZeitung

Rösler invita i politici a impegnarsi fermamente per consentire agli istituti scolastici di discutere di argomenti sensibili con le alunne e gli alunni “e per far sì che le scuole, compresi gli e le insegnanti, siano sostenute e protette in questo processo”. 

Se non si fa nulla, il rischio è che le scuole non affrontino più temi polemici, perché accusate d’indottrinamento, spiega Rösler. “Bisogna anche confidare nel fatto che affrontino questi temi con allieve e allievi in modo neutrale e non giudicante”. 

La direttrice si è detta inoltre favorevole a rafforzare l’educazione civica in tutti i settori del sistema scolastico e a inserirla più saldamente nei programmi. L’educazione politica in senso generale dovrebbe essere insegnata a partire dalla scuola elementare e dall’asilo, ha dichiarato. 

controllo doganale
KEYSTONE

L’immigrazione clandestina in Svizzera è diminuita nel primo semestre del 2024. Stando alle cifre dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC), alla fine di giugno sono stati registrati 12’500 cosiddetti soggiorni illegali, rispetto ai 17’800 riscontrati nello stesso periodo dello scorso anno. 

Secondo l’UDSC la maggior parte degli ingressi clandestini nel Paese avviene tramite le frontiere ticinesi. Nei due anni precedenti le autorità hanno registrato oltre 50’000 casi di migranti entrati irregolarmente in Svizzera, la maggior parte ai confini meridionali e orientali. Si tratta di un numero più che raddoppiato rispetto ai 18’900 casi del 2021, un anno ancora contraddistinto dalla pandemia di Covid-19. 

Nel 2023 il numero di entrate irregolari aveva superato il valore record segnato nel 2016 (48’838 casi). Le persone fermate in tutta la Svizzera erano soprattutto cittadine e cittadini afghani (16’174), marocchini (5’976) e turchi (5’786). 

L’UDSC lavora in stretta collaborazione con le autorità cantonali e nazionali nell’ambito della migrazione. L’analisi della situazione migratoria generale in Svizzera è principalmente di competenza della Segreteria di Stato della migrazione (SEM). L’UDSC intrattiene intensi scambi con le autorità partner nazionali ed estere, in particolare con la SEM, al fine di poter reagire tempestivamente ai cambiamenti della situazione. 

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