Oggi in Svizzera

La consigliera federale, giunta nella Ville Lumière per l’inaugurazione dei Giochi di questa sera, ha sottolineato in un incontro con i media alla Casa Svizzera che la delegazione rossocrociata, composta da 128 sportivi e sportive, è la più numerosa da Los Angeles 1984. Una circostanza che per Viola Amherd “mostra che siamo sulla buona strada, sia nel campo della promozione dello sport, sia nel sostegno alle strutture di importanza nazionale, sia nella formazione degli allenatori”.

La responsabile del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DFDPS) ha poi voluto sottolineare l’importanza dell’esercito, nelle cui file è integrata più della metà degli atleti che si apprestano a gareggiare a queste Olimpiadi.

Riguardo infine ai Giochi invernali del 2038, per i quali la Confederazione risulta essere il Paese al momento più gettonato per la loro organizzazione, la ministra dello Sport ha mostrato un certo ottimismo. E in proposito ha aggiunto che si stanno cercando finanziamenti privati allo scopo di non far gravare troppo sulle casse federali il loro allestimento.

• La notizia riportata da swissinfo.ch.
• Ne parla anche rsi.chCollegamento esterno.
• L’articolo pubblicato da cdt.chCollegamento esterno.

Secondo la procura grigionese i sentieri nella zona devastata dalla frana caduta dal Pizzo Cengalo il 23 agosto di sette anni fa avrebbero dovuto essere chiusi in tempo dalle autorità locali, che per questo motivo sono accusati di condotta negligente.

La vicenda giudiziaria non è stata lineare: in un primo momento, nel 2019, il Ministero pubblico aveva archiviato l’inchiesta sulla base del rapporto redatto dall’Ufficio foreste e pericoli naturali del Cantone, cui avevano partecipato però alcuni degli indagati. Il procedimento è stato quindi riaperto due anni dopo, su istanza inoltrata dai familiari delle vittime al Tribunale federale.

In proposito una recente perizia esterna ha appurato che la frana era stata “preannunciata da numerosi esperti” e le autorità avevano corso un “rischio inaccettabile” decidendo di non chiudere in anticipo i sentieri escursionistici. Gli indagati, che dovranno comparire davanti al Tribunale distrettuale di Maloja, rischiano una condanna fino a tre anni di reclusione.

• La notizia riferita da rsi.chCollegamento esterno.
• La situazione nel comune retico dopo 5 anni dalla tragedia in un contributo di tvsvizzera.it.
• Sempre su tvsvizzera.it la notizia della recente riapertura delle indagini sulla frana di Bondo.

Mentre le linee ferroviarie della vicina Francia sono nel caos per i sabotaggi alla linea dell’alta velocità TGV, anche i cieli svizzeri hanno conosciuto momenti di tensione. L’aeroporto basilese, che si trova appena al di là della frontiera, è stato evacuato a causa di un allarme bomba confermato dal Bureau du protocole et de la communication interministérielle (BPCI) della Prefettura dell’Alto Reno (Francia) ed è stato chiuso per alcune ore al traffico aereo.

EuroAirport, che con oltre 8 milioni di passeggeri/e annui è il terzo scalo elvetico, ha già ricevuto numerose minacce analoghe nel corso dell’ultimo anno, che per fortuna si sono tutte rivelate false.

Poco prima, intorno alle 8.30, un velivolo di Swiss diretto a Berlino a dovuto rientrare a Zurigo poiché i piloti avevano rilevato un odore sospetto nella cabina che li ha indotti a interrompere volo.

• La notizia dell’allarme bomba a Basilea riferita da tio.chCollegamento esterno.
• Il contributo di rsi.chCollegamento esterno.
• Il precipitoso rientro a Zurigo di un aereo di Swiss su tvsvizzera.it.

Secondo l’Alliance SwissPass e le associazioni degli enti locali, il contingente di 3’000-4’000 biglietti disponibile ogni giorno viene spesso esaurito e le vendite si sono attestate sui livelli della vecchia carta giornaliera che veniva offerta esclusivamente alle e ai residenti dei comuni convenzionati.

Il nuovo titolo di trasporto, che è acquistabile anche in formato digitale ed è gestito centralmente, consente di viaggiare con i mezzi pubblici per 24 ore su tutto il territorio nazionale al costo di 39 franchi, in seconda classe (66 in prima classe) con l’abbonamento metà prezzo, fino a dieci giorni prima della data del viaggio. La spesa sale a 59 franchi (99 franchi in prima classe) se la carta giornaliera viene comprata il giorno prima e a 78 franchi senza le agevolazioni appena indicate.

Finora sono 1’070 i Comuni che hanno aderito all’offerta che è acquistabile negli oltre 1’000 punti vendita disseminati in tutta la Confederazione.

• L’articolo di ticinonews.chCollegamento esterno.
• La politica è contraria a un ritorno alle vecchie (e apprezzate) carte giornaliere rilasciate dai Comuni. Lo spiega un articolo del cdt.chCollegamento esterno.
• Sempre ticinonews.chCollegamento esterno illustra le novità del nuovo titolo di trasporto.