Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
Brahms, Beethoven o Vivaldi: in questi giorni le persone che arrivano o partono dalla stazione centrale di Berna sono accolte dal suono della musica classica. (A meno che non siano come me, con gli auricolari e vergognosamente ignare di ciò che le circonda).
I brani classici sono suonati per un motivo molto svizzero: l'efficienza. Le Ferrovie Federali (FFS) li utilizzano per allontanare le persone che si radunano e talvolta bighellonano davanti all'ingresso della stazione. In questo modo si rende più facile per chi ha fretta raggiungere il treno.
Nel bollettino di oggi, inoltre, parliamo delle modifiche proposte alla legge svizzera che dovrebbero sostenere meglio le vittime di violenza domestica, del ritorno della Svizzera al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite e di una famiglia svizzera che si trova in Florida, Stato colpito dall'uragano Milton.
Buona lettura!
Le dirette dei media e i feed dei social network sono pieni di resoconti del potente uragano Milton che ha appena colpito lo Stato della Florida. La famiglia svizzera Hoffmann si trova nel mezzo della tempesta, nella loro casa di vacanza.
Da quando hanno saputo che Milton si stava avvicinando, si sono chiesti se dovessero restare o partire. “Abbiamo considerato diverse possibilità. E abbiamo deciso di restare“, racconta Nadine Hoffmann.
La casa di vacanza si trova nella zona di evacuazione C. Fino a martedì mattina, solo le persone che vivevano nelle zone A e B dovevano lasciare casa. L’obbligo è poi scattato anche per la zona C. “Ma dove dobbiamo andare? Preferisco stare in questa casa durante la tempesta che in macchina. La casa è ben costruita, le finestre sono a prova di uragano”, ha detto Hoffmann a SRF.
La famiglia sta facendo del suo meglio per mantenere una certa normalità, soprattutto per i bambini. “Non temo per la mia vita. Ma c’è un’inquietudine per l’ignoto”, ha detto Hoffmann prima dell’arrivo della tempesta.
- L’articolo di SRFCollegamento esterno (in tedesco)
In Svizzera, l’anno scorso sono stati registrati oltre 19’000 casi di violenza domestica e ogni mese muoiono in media due persone tra le mura di casa per questo motivo. La maggior parte di queste sono donne e ragazze. Ora il Consiglio federale vuole rafforzare il sostegno alle vittime.
Le vittime in tutta la Svizzera devono avere accesso a servizi medici e forensi di alta qualità, ha dichiarato il ministro della Giustizia Beat Jans in una conferenza stampa. La proposta di legge stabilisce che ogni Cantone debba istituire punti di contatto con personale specializzato e che ferite e altri indizi di reato siano documentati a livello forense.
L’obiettivo è quello di poter migliorare la rapidità e l’efficienza delle indagini su un atto di violenza e poter fornire prove per il successivo procedimento giudiziario. I costi di questa documentazione forense sono principalmente coperti dal Cantone; la vittima non deve pagare nulla.
Il Consiglio federale spera che queste misure incoraggino le vittime a sporgere denuncia, poiché la nuova legge concede loro più tempo per decidere se farlo. “La revisione potrebbe quindi avere un effetto positivo sui tassi di denuncia e aumentare il numero di condanne penali“, afferma Jans. Uno studio dell’Ospedale universitario di Losanna ha dimostrato che l’81% delle e dei pazienti interessate/i ha utilizzato le lesioni subite come prova. La proposta del Consiglio federale sarà ora valutata dai partiti politici, dalle associazioni e dai Cantoni.
- La notizia riportata da RSICollegamento esterno
Dopo cinque anni di assenza, la Svizzera tornerà a far parte del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite (ONU) dal gennaio del prossimo anno fino alla fine del 2027.
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha rieletto la Svizzera nel Consiglio con 175 voti su 183. Dall’ultimo mandato della Confederazione come uno dei 47 membri del Consiglio, il Paese ha potuto partecipare alle discussioni, ma non votare sulle bozze di risoluzione.
Negli ultimi anni, la Svizzera non aveva perseguito l’adesione per evitare qualsiasi confusione con la sua candidatura a un seggio nel Consiglio di sicurezza dell’ONU a New York. Il suo mandato biennale nell’organo più potente delle Nazioni Unite scadrà alla fine di dicembre.
Nel corso del mandato triennale al Consiglio per i diritti umani, Berna intende impegnarsi a favore di un organo forte. Tra le altre cose, vorrebbe aumentare la portata dei diritti umani in tutto il sistema delle Nazioni Unite, in particolare assicurando che la società civile possa avere voce in capitolo e sostenendo un meccanismo globale di monitoraggio e d’indagine per le gravi violazioni dei diritti fondamentali.
Tuttavia, il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite è oggetto di critiche, sia in termini di comportamento di voto che di composizione, poiché gli Stati che violano i diritti umani possono proteggersi a vicenda nelle votazioni.
- La notizia su RTSCollegamento esterno (in francese)
- “Uno sguardo da vicino al Consiglio per i diritti umani dell’ONU”: l’approfondimento di SWI swissinfo.ch
Da maggio, chi parte o arriva a Berna sente della musica classica all’ingresso della stazione ferroviaria. Ma le melodie di violino e pianoforte non sono destinate a soddisfare solo gli appassionati.
Le Ferrovie federali svizzere (FFS) hanno utilizzato queste melodie in un progetto pilota per allontanare le persone che si radunano davanti all’ingresso della stazione e per facilitare, di conseguenza, il passaggio di chi si deve affrettare per salire sul treno.
Cinque mesi dopo il lancio del progetto pilota, le FFS sono soddisfatte dei risultati e intendono continuare a utilizzare la musica per sbloccare l’ingresso. Ma come dice il proverbio francese: “C’est le ton qui fait la musique” (trad. lett. “è il tono a fare la musica”), il tipo di musica migliore sembra dipendere dall’orario. Secondo i risultati della fase test, tonalità ambient sembrano essere più efficaci al mattino, mentre quelle classiche ottengono i migliori risultati dopo mezzogiorno.
Per compilare la playlist perfetta, le FFS hanno incaricato un’agenzia esterna. Non è ancora stato deciso se in futuro anche le e i pendolari di altre stazioni ferroviarie svizzere sentiranno la musica mentre prendono il treno.
La tattica, però, non è una novità. A Heerbrugg, nel cantone di San Gallo, vengono suonati brani classici attraverso gli altoparlanti della stazione ferroviaria e nella metropolitana di Monaco di Baviera la musica di sottofondo ha lo scopo di far sentire le persone più sicure – a quanto pare con successo.
- L’articolo del BlickCollegamento esterno (in tedesco)
Foto del giorno
È il momento dell’anno in cui si discute se la senape debba o meno essere messa sul famoso bratwurst di San Gallo. Oggi ha infatti preso ufficialmente il via l’81esima edizione dell’Olma, la fiera svizzera dedicata all’agricoltura e all’alimentazione.
Come ogni anno, un membro del Consiglio federale ha partecipato alla cerimonia di apertura. La presidente Viola Amherd è stata insignita di questo onore, che ha incluso anche un servizio fotografico con la maialina Leonie.
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