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Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

Una profonda crisi sta colpendo le acciaierie svizzere. Oggi il prezzo delle azioni di Swiss Steel è crollato, mentre il personale di un'altra grande acciaieria, la Stahl Gerlafingen, si è riunito su Piazza federale a Berna per chiedere aiuto.

Prima di entrare nel merito, nel nostro bollettino troverete anche un resoconto politico. Poi, un'analisi sul problema del caroaffitti nelle città elvetiche e gli ultimi sviluppi sulla vicenda del cartellino da timbrare in alcune aziende per le pause toilette.

Buona lettura!

persone
Keystone / Christian Beutler

Nel fine settimana i cantoni di Argovia e Basilea Città hanno eletto i loro Governi. Un’occasione per dare un’occhiata allo stato di salute dei principali partiti svizzeri.

Dalle elezioni federali dell’ottobre 2023, in sette cantoni si è votato per il rinnovo dei Parlamenti e dei Governi. Sta emergendo un quadro chiaro: l’Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice) sta guadagnando terreno. Ciò avviene principalmente a spese dei Verdi.

Nel Cantone di Argovia, il più popoloso della Confederazione, è entrata in Governo una donna. È la terza volta nella storia del Cantone. La consigliera nazionale dell’UDC Martina Bircher (nella foto), 40 anni, nota per la sua linea dura in materia di asilo e politica sociale, è anche copresidente del gruppo parlamentare degli svizzeri all’estero.

“Il mondo sicuramente è cambiato. I temi cari all’UDC come l’asilo e l’immigrazione stanno tornando in auge, il cambiamento climatico, invece, meno”, analizza il quotidiano Tages-Anzeiger. Il giornale fa il punto su tutti e sette i Cantoni che sono andati alle urne nell’ultimo anno. L’UDC ha guadagnato il 3,2% dell’elettorato. I Verdi hanno perso l’1,5%, Il Partito liberale radicale è regredito dello 0,8% e i Verdi Liberali dello 0,5%. Il Centro e il Partito socialista sono invece rimasti praticamente stabili.

manifestanti
Keystone / Peter Schneider

Le aziende siderurgiche svizzere sono alle prese con una profonda crisi. Oggi i lavoratori hanno manifestato sulla Piazza federale.

Una delle ragioni della crisi delle acciaierie svizzere è l’aumento dei prezzi dell’elettricità, ma a incidere è anche la crisi dell’industria automobilistica europea, soprattutto in Germania: c’è meno bisogno di acciaio.

Swiss Steel è sull’orlo del collasso. Gli impianti funzionano molto al di sotto della capacità produttiva. Gran parte della forza lavoro è in regime di orario ridotto. Anche gli investitori non credono più che l’azienda lucernese abbia un futuro. Questa mattina, il prezzo delle azioni è crollato di un altro 20% dopo che il quotidiano Sonntagszeitung ha riferito che presto potrebbero non esserci più soldi nelle casse. “Se le cose continuano così, è prevedibile che in primavera l’acciaieria non soddisferà più le condizioni di credito delle banche”, scrive il domenicale.

Anche il secondo grande produttore di acciaio, la Stahl Gerlafingen, è a rischio. Altri 120 dipendenti dovranno andarsene dopo che 60 posti di lavoro erano già stati tagliati in primavera. Il personale ha manifestato oggi sulla Piazza federale (nella foto), cosa che in Svizzera accade molto di rado. Il Consiglio federale ha finora rifiutato il sostegno statale. Il Consiglio degli Stati sta ora facendo esaminare alla commissione competente eventuali misure.

palazzo
zvg

Gli affitti nelle grandi città svizzere stanno diventando sempre più cari e gli appartamenti a prezzi accessibili sono rari. Ora un caso da Zurigo sta facendo notizia.

La grande banca UBS possiede il complesso residenziale Heuried a Zurigo, con 100 appartamenti in affitto. È stato completamente ristrutturato 20 anni fa: nuovi balconi, nuovi bagni, nuove cucine. Quattro anni fa sono stati installati nuovi sistemi di riscaldamento e pannelli solari, come riportato dal Blick. Ora, però, UBS ha intenzione di demolire l’intera proprietà.

Il fondo immobiliare della grande banca sta progettando un nuovo edificio con 149 appartamenti (foto sopra). Tutti gli inquilini sono stati avvisati. La banca sostiene che in questo caso la demolizione è più ecologica della ristrutturazione. Inoltre, un maggior numero di appartamenti nello stesso sito contribuirebbe ad alleviare la carenza di alloggi.

Dalle colonne della Neue Zürcher Zeitung, l’economista Christian Hilber parla della posizione del mercato svizzero degli affitti nel confronto internazionale. “Gli appartamenti in posizioni privilegiate scarseggiano e non possono essere aumentati”, afferma, ma gli affitti a Zurigo sono ancora vantaggiosi rispetto a Londra, dove abita l’esperto.

Chiunque rimanga nel proprio appartamento a Zurigo per un periodo sufficientemente lungo, pagherà un affitto vantaggioso sul lungo periodo. Questo perché in Svizzera gli affitti si fissano solo nel momento in cui viene stipulato il contratto, dopodiché, restano sostanzialmente bloccati. E se ci si sposta di 20 o 30 chilometri fuori Zurigo, si possono trovare appartamenti molto più economici, afferma Hilber.

toilette
RTS

Lavoratori che devono timbrare il cartellino quando vanno in bagno: Questa pratica dell’industria orologiera ha suscitato indignazione. Ora c’è chi vuole intervenire.

È stata un’inchiesta della RTS a portare alla luce la controversa pratica di alcune aziende della Svizzera francese: lavoratrici e lavoratori dell’industria orologiera non sono autorizzati a conteggiare le pause toilette come orario di lavoro.

“Siamo partiti dal principio che i bisogni fisiologici non possono essere detratti dall’orario di lavoro perché sono indipendenti dalla volontà della persona”, spiega la direttrice dell’Ufficio del lavoro di Neuchâtel. Il suo ufficio ha scoperto casualmente l’irregolarità nell’ambito di un controllo relativo al Covid-19 nel 2021. Recentemente, però, il tribunale cantonale di Neuchâtel ha dichiarato legale questa pratica. Le aziende sono quindi ancora autorizzate a farlo.

Tuttavia, nel valutare il caso, il tribunale ha riscontrato due elementi: in primo luogo, il regolamento delle aziende può potenzialmente discriminare le donne, che potrebbero avere bisogno di andare in bagno più frequentemente a causa del ciclo mestruale. In secondo luogo, c’è un vuoto giuridico, cioè semplicemente non esiste una legge che regoli in modo vincolante gli orari di lavoro e le necessità umane urgenti.

Questa constatazione ha spinto Céline Vara (Verdi), rappresentante del Cantone Neuchâtel al Consiglio degli Stati, ad agire. La “senatrice” intende sottoporre la questione alla Commissione giuridica della Camera alta del Parlamento. “Se c’è davvero una scappatoia legale, dobbiamo approvare delle leggi e non aspettare anni per chiarire la questione“, ha dichiarato alla RTS.

persone in piazza
Keystone / Urs Flueeler

Foto del giorno

È una tradizione viva ed amata: l’Älperchilbi di Stans: i partecipanti sfilano nella piazza del villaggio in costumi tradizionali nidvaldesi al motto di “säiä – pflägä – ärntä” (seminare, coltivare e raccogliere). Il momento culminante è la transumanza, quando i casari riportano a valle le mucche, in ghingheri per l’occasione.

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