Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
Buon lunedì da Berna! Con l'avvicinarsi dell'inverno e l'accensione dei riscaldamenti nelle regioni più fredde, l'elettricità torna al centro dell'attenzione. Molti Cantoni svizzeri stanno cogliendo l'opportunità di riprendere il controllo delle centrali idroelettriche alla scadenza delle concessioni. Questo potrebbe segnare un punto di svolta per le aziende energetiche?
Sempre nel bollettino di oggi, le autorità svizzere esortano le rifugiate e i rifugiati ucraini a "trovarsi un lavoro", mentre il responsabile del settore Orologi e Gioielli di Chanel riflette sullo stato del mercato del lusso.
Infine, un promettente sviluppo del trasporto transfrontaliero tra Svizzera e Italia potrebbe migliorare la comodità di chi viaggia. Una soluzione semplice che potrebbe sorprende.
Vi auguriamo un buon inizio di settimana!
Energia idroelettrica: i Cantoni riprendono il controllo alla scadenza delle concessioni.
In Svizzera, nei prossimi due decenni scadranno molte concessioni idroelettriche, ognuna delle quali aveva una durata compresa tra i 40 e gli 80 anni. Le aziende energetiche hanno gestito a lungo le dighe e l’energia da esse generata, mentre i Cantoni e i Comuni hanno beneficiato dei canoni idrici.
Alla scadenza, il controllo e la responsabilità di dighe, tunnel e turbine potrebbero tornare di proprietà cantonale o comunale, riporta il quotidiano Neue Zürcher Zeitung (NZZ). Nel Canton Vallese, ad esempio, la legislazione prevede che il 60% della produzione idroelettrica torni di proprietà cantonale, con i Comuni liberi di vendere il restante 40%. Il Cantone dei Grigioni intende recuperare il controllo sulla maggior parte delle sue centrali elettriche.
“Questa misura ha lo scopo di mantenere il valore aggiunto all’interno dei Grigioni“, afferma Carmelia Maissen, ministra cantonale dell’energia.
Le aziende energetiche potrebbero subire perdite significative. Nella valle della Surselva, sempre nei Grigioni, la società energetica argoviese Axpo ha gestito per 80 anni la centrale di Pintrun. La concessione scade a novembre. Il Comune di Trin deterrà una quota del 70%, i Grigioni del 10% e Axpo del 20%. Mentre i Cantoni recuperano il controllo, le competenze private nelle operazioni e nella manutenzione saranno ancora fondamentali.
- Leggi l’articolo completo della Neue Zürcher ZeitungCollegamento esterno (NZZ) (in tedesco)
Il Governo svizzero invita le rifugiate e i rifugiati ucraini a entrare nel mondo del lavoro.
A settembre, il Governo federale svizzero ha annunciato nuove misure per incoraggiare rifugiate e rifugiati dall’Ucraina a trovare un impiego. Ha avvertito che le prestazioni sociali potrebbero essere ridotte per coloro che non partecipano a programmi di integrazione, come i corsi di lingua. Inizialmente, la direttiva non si applicava specificamente alle persone con status speciale di protezione S; tuttavia, il Governo sta ora cercando di mettere in chiaro le cose.
Le autorità federali desiderano che le amministrazioni cantonali applichino politiche più severe per incoraggiare l’integrazione professionale di ucraini e ucraine, che hanno uno dei tassi di occupazione più bassi in Europa, pari a meno di un terzo. In Danimarca, a titolo di confronto, sei persone ucraine su dieci hanno un lavoro, come riporta il quotidiano 24 heures.
La misura proposta ridurrebbe i sussidi del 15% per coloro che non seguono programmi di integrazione, con l’obiettivo di raggiungere il 40% di occupazione tra le rifugiate e i rifugiati ucraini entro la fine dell’anno. Ciò si inserisce in un più ampio obiettivo del Governo di ridurre la spesa per l’asilo di 700 milioni di franchi entro il 2028.
Adrian Gerber, capo della sezione integrazione presso la Segreteria di Stato della migrazione, invita i datori di lavoro svizzeri ad assumere più candidati e candidate di nazionalità ucraina, affermando che “la Svizzera si aspetta che cerchino un lavoro”.
- Leggi l’articolo completo sul quotidiano 24 heuresCollegamento esterno (in francese)
Il responsabile degli orologi di Chanel sul futuro del lusso: “Pensare sul lungo termine e resistere alla fretta”.
In un’intervista rilasciata al quotidiano Le Temps, Frédéric Grangié, presidente del settore Orologi e Gioielli di Chanel, parla dei fattori che, secondo lui, stanno determinando una crisi nel settore del lusso: la geopolitica, il clima economico, la sovra-distribuzione – ad esempio in Cina – e un fenomeno che lui definisce “stanchezza da lusso”.
Secondo Grangié, la stanchezza del lusso è una sorta di “banalizzazione” che si verifica quando la clientela inizia a mettere in discussione il significato dell’industria dei prodotti di alta gamma. Prevede che i prossimi anni saranno difficili.
Grangié consiglia un approccio più cauto alle tendenze del mercato, suggerendo che il settore del lusso deve pianificare sul lungo termine, non tentare di fare dei “colpacci” ma agire in un ottica di sostenibilità. Sottolinea il valore dell’interazione umana in negozio rispetto all’e-commerce, affermando che “il contatto umano deve essere al centro delle vendite”. La Svizzera, aggiunge, continuerà a essere al centro delle ambizioni orologiere di Chanel.
- Leggi l’intervista completa su Le TempsCollegamento esterno (in francese)
Il trasporto pubblico italo-svizzero dovrebbe migliorare grazie a un nuovo accordo sulle linee di autobus transfrontaliere.
Il trasporto pubblico tra il Canton Ticino e l’Italia è destinato a migliorare, a seguito di un nuovo accordo tra Svizzera e Italia che eliminerà il cosiddetto “divieto di cabotaggio”. Ciò significa che in futuro nei collegamenti tra l’Italia e la Svizzera le persone potranno salire e scendere liberamente da entrambi i lati del confine.
Dal 2019, il numero di passeggeri del trasporto pubblico transfrontaliero è più che raddoppiato, anche se le attuali opzioni ferroviarie non sono ottimali e chi viaggia in bus deve spesso affrontare lunghe attese alla frontiera.
Il nuovo accordo consentirà ai servizi di autobus di operare più a fondo nel territorio del Paese vicino, creando percorsi estesi e semplificati che renderanno più attrattivo questo mezzo nelle tratte transfrontaliere.
- Il podcast della radio pubblica svizzera SRFCollegamento esterno (in tedesco)
- L’articolo di tvsvizzera.it
Foto del giorno
Nella foto in alto, un partecipante al Cybathlon, un’iniziativa senza scopo di lucro dell’istituto tecnologico federale ETH di Zurigo. Il Cybathlon è una piattaforma globale per la creazione di tecnologie assistive per l’uso quotidiano, sviluppate con e per persone con disabilità.
Quest’anno, alle sei discipline originarie se ne sono aggiunte altre due: una gara che prevede tecnologie intelligenti di assistenza visiva per persone con gravi disabilità visive e una gara che utilizza l’assistenza robotica per persone con gravi disabilità agli arti superiori e inferiori.
Il Cybathlon si è svolto a Kloten, vicino a Zurigo, dal 25 al 27 ottobre 2024. Circa 6’000 spettatori hanno assistito all’evento e 15’500 persone hanno seguito virtualmente le gare.
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