La televisione svizzera per l’Italia
manifestazione davanti al tribunale federale

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

oggi in Svizzera sono successe molte cose. Noi eravamo in attesa di due notizie: in mattinata, la Banca nazionale svizzera (BNS) ha annunciato l'ultimo adeguamento del tasso d'interesse di riferimento.

Successivamente, il Tribunale federale (TF) doveva esprimersi su un ricorso che mirava a dichiarare invalido il voto sull'innalzamento dell'età pensionabile per le donne.

Potete leggere le decisioni prese in entrambi i casi nel briefing di oggi.

Vi auguriamo buona lettura e vi salutiamo calorosamente da Berna!

donna anziana aspetta il tram seduta su panchina
Keystone / Gaetan Bally

Il Tribunale federale ha respinto il ricorso contro la votazione sull’AVS. Poiché il voto sull’età pensionabile delle donne non sarà ripetuto, le lavoratrici andranno in pensione a 65 anni, come i lavoratori.

A mezzogiorno di oggi, l’attesa sentenza del Tribunale federale è stata resa nota: è un “no”. La votazione sull’età pensionabile delle donne nel 2022 non sarà invalidata.

Ma partiamo dall’inizio: in estate, l’Ufficio federale delle assicurazioni sociali ha comunicato di aver pubblicato cifre errate nelle sue previsioni sull’AVS. In realtà, il sistema assicurativo si trova in una posizione migliore del previsto. Entro il 2033 la spesa dell’AVS sarà probabilmente inferiore di circa 4 miliardi di franchi rispetto a quanto ipotizzato.

Nel 2022, l’elettorato svizzero ha votato di stretta misura a favore di un’età pensionabile di 65 anni per le donne. Poiché le previsioni negative erano state stampate nel libretto di voto, i Verdi e il Partito socialista hanno presentato un reclamo. Tuttavia, la corte di Losanna, composta da tre uomini e due donne, ha stabilito oggi all’unanimità che le conseguenze dell’annullamento del voto sarebbero ingestibili.

  • La notizia riportata da tvsvizzera.it.
elizabeth baume schneider
Keystone / Peter Schneider

La consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider propone una tassa di successione per finanziare il deficit dell’AVS.

Continuiamo a parlare di AVS. Anche se l’Assicurazione per la vecchiaia e i superstiti – questo il nome che si nasconde dietro l’acronimo – si trova in una posizione molto migliore di quella calcolata erroneamente all’inizio, si profila comunque un deficit. A partire dal 2030, è probabile vengano a mancare diversi miliardi di franchi.

Per tappare questa falla sono già state avanzate diverse idee, come per esempio l’introduzione di un’imposta sul patrimonio, che però non hanno trovato ampio consenso. Il tempo però stringe: il Consiglio federale ha al massimo due anni per presentare al Parlamento come intende stabilizzare l’AVS.

La ministra degli interni Elisabeth Baume-Schneider ha presentato una nuova idea al programma televisivo svizzero Rundschau Talk della Radiotelevisione della Svizzera tedesca SRF: una tassa di successione. Secondo uno studio, la maggior parte delle persone che ereditano ha più di 60 anni. “Si potrebbe dire che con una tassa non ci sarebbero drammi”, afferma Baume-Schneider. Non esclude nemmeno un ulteriore aumento dell’età pensionabile. “La tredicesima pensione AVS costerà – e bisogna pagare tutto”.

bicchiere d'acqua accanto a confezione di pentobarbital
KEYSTONE

Le e i pazienti affetti da demenza dovrebbero poter ricorrere al suicidio assistito? Nei Paesi Bassi è già possibile. In Svizzera vi può ricorrere solo chi è ancora in possesso di tutte le sue facoltà.

Il suicidio assistito è eticamente giustificabile per le persone affette da demenza? La Svizzera è nota per la sua posizione liberale in questo ambito, ma ci sono Stati che si spingono oltre.

Oggi il quotidiano svizzero-tedesco Neue Zürcher Zeitung (NZZ) analizza i Paesi Bassi, dove il diritto al suicidio assistito si applica anche quando la demenza è già in fase avanzata. Tuttavia, devono essere soddisfatti diversi criteri e la persona deve aver redatto un testamento biologico quando era ancora in grado di giudicare.

In Svizzera, le persone affette da demenza possono ricorrere all’eutanasia solo se sono ancora capaci di giudizio e solo se sono in grado di assumere autonomamente i farmaci previsti a tale scopo.

Stefanie Becker, direttrice di Alzheimer Svizzera, critica il presupposto che la vita con la demenza sia automaticamente insoddisfacente e afferma che non è possibile per una persona sana immaginare come potrebbe essere la sua vita nel caso fosse affetta da una malattia cronica. Nei Paesi Bassi, ad esempio, esistono situazioni in cui le persone affette da demenza in fase avanzata desiderano espressamente continuare a vivere. In questi casi, il testamento biologico con la volontà di suicidio viene ignorato.

martin schlegel
Keystone / Peter Schneider

A sorpresa, la Banca nazionale svizzera taglia il tasso d’interesse di riferimento in maniera più importante di quanto previsto dagli esperti e dalle esperte e lo porta allo 0,50%.

L’ultima decisione in materia di tassi d’interesse è stata presa: la Banca nazionale svizzera (BNS) ha abbassato oggi il suo tasso d’interesse di riferimento allo 0,5%, come annunciato dal presidente Martin Schlegel. Il passaggio dall’1% allo 0,5% ha sorpreso molte persone, tanto che il quotidiano Luzerner Zeitung lo ha definito una “rapida inversione di tendenza dei tassi d’interesse”. All’inizio dell’anno, il tasso di interesse di riferimento era ancora all’1,75%.

Se negli ultimi anni la BNS ha combattuto con successo l’inflazione, ora si trova ad affrontare un nuovo problema, scrive il giornale: “L’inflazione potrebbe diventare troppo bassa o addirittura negativa”. I prezzi di beni e servizi sono scesi e la tendenza per il 2025 continua in questa direzione, minacciando un’inflazione negativa.

Il calo dei prezzi è una buona notizia per chi consuma, ma meno per le aziende. I bassi tassi di interesse sono positivi per tutti coloro che si fanno prestare denaro. Chi lo presta, però, preferisce tassi d’interesse elevati. La BNS, che deve perseguire una politica monetaria il più possibile favorevole a tutte le parti, opera in questa zona di tensione.

uomo inginocchiato accanto a una grande candela per terra
Keystone / Martial Trezzini

La foto del giorno

In Svizzera siamo entrati davvero nella stagione buia. Questo fa sì che le grandi candele della nostra foto del giorno brillino ancora di più. Sono state accese a Losanna durante il mercatino di Natale Bô Noël.

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