Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
Anche se in Svizzera la gente è dell’idea che non bisogna sfruttare le risorse senza mettere a rischio la vita sul nostro pianeta, la proposta avanzata dai Giovani verdi per un’economia più rispettosa dell’ambiente sembra destinata a una bocciatura da parte del popolo.
Nel nostro bollettino parleremo poi di adozioni internazionali, che il Governo vorrebbe vietare, e di uno studio sulla qualità dell’impiego in Svizzera, da cui emerge che le persone giovani e le donne tendono a essere lasciate indietro nel mondo professionale.
La nostra selezione si concluderà con un’immagine del jet nuovo fiammante su cui viaggeranno i consiglieri e le consigliere federali da febbraio, ma prima vi parleremo di un dilemma su cui le autorità si stanno scervellando: come finanziare la tredicesima rendita AVS?
Buona lettura!
L’unico tema federale in votazione il prossimo 9 febbraio, l’iniziativa per la responsabilità ambientale, si avvia verso una chiara bocciatura da parte del popolo, indica il secondo sondaggio della Società svizzera di radiotelevisione (SSR) in vista dello scrutinio.
Benché la maggioranza delle persone interpellate sia d’accordo nell’affermare che le risorse naturali debbano essere gestite in modo tale da non mettere a rischio le basi della vita sul nostro pianeta, la soluzione proposta non convince.
A poco più di dieci giorni dal voto, il 61% si oppone al testo che imporrebbe all’economia svizzera di rispettare i limiti climatici planetari. Anche il 57% della diaspora elvetica intende votare “no”. Molte persone temono che, se accettata, l’iniziativa porterebbe a un aumento dei prezzi e del costo della vita. Il che andrebbe anche contro la volontà dei Giovani verdi di introdurre misure socialmente accettabili.
A favore del testo si sono schierati gli elettorati di Verdi, Partito socialista (PS) e Partito verde liberale (PVL, centro ecologista), anche se i vertici di quest’ultimo partito hanno raccomandato di respingerlo. Chi simpatizza per gli altri principali partiti, invece, respinge con decisione l’iniziativa.
- L’articolo della mia collega Katy
In futuro in Svizzera potrebbe essere vietata l’adozione di bambini provenienti dall’estero. Il Governo ha incaricato il Dipartimento federale di giustizia (DFGP) di elaborare entro la fine del 2026 un progetto di legge in tal senso.
La notizia, anticipata domenica dalla NZZ am Sonntag, ha avuto conferma oggi. Le ragioni per cui l’Esecutivo sta valutando un divieto sono da ricercare negli abusi verificatisi in questo ambito in passato, quando la domanda di adozioni in Svizzera ha provocato la creazione di un’“offerta”, spesso poco trasparente, in diversi Paesi. Nello Sri Lanka, ad esempio, si è sviluppata una vera e propria industria delle adozioni, che non sempre si sono svolte senza problemi. Spesso mancava il consenso scritto dei genitori biologici.
Inoltre, un recente rapporto di un gruppo di esperti indipendenti ha concluso che, nella pratica, è impossibile escludere la possibilità di abusi nelle adozioni internazionali.
Nel suo comunicato odierno, il Consiglio federale sottolinea ancora che il numero di adozioni dall’estero è diminuito notevolmente. Oggi se ne contano circa 30 all’anno mentre in passato erano diverse centinaia.
- “Perché le adozioni internazionali sono diminuite in Svizzera” – l’approfondimento della SRF ripreso da SWI swissinfo.ch
- La notiziaCollegamento esterno ripresa da RSI
La qualità del lavoro in Svizzera si è sviluppata negli ultimi anni, ma non a beneficio di tutta la popolazione. Le donne e le persone giovani sembrano essere state dimenticate dall’evoluzione del mondo professionale, emerge da uno studio dell’Ufficio federale di statistica.
La ricerca ha analizzato come la qualità del lavoro è cambiata nel periodo 2012-2023. In questo periodo, la sensazione di subire forti pressioni professionali è diminuita per tutte le categorie di persone attive, salvo per donne e giovani. Questi gruppi sono i più sottoposti a orari di lavoro atipici, come il lavoro su chiamata e la domenica. Inoltre, un quarto delle persone sotto i 24 anni è dell’idea che il proprio lavoro non abbia nessuna utilità.
Il tasso di occupazione delle donne è aumentato tra il 2013 e il 2023, indipendentemente dalla situazione familiare. Molto più spesso degli uomini sono sovra-qualificate per l’impiego che svolgono. Le donne sono anche più propense degli uomini a lavorare a tempo parziale e con contratti a tempo determinato.
Nella maggior parte dei casi, queste situazioni non sono frutto di una decisione personale delle dirette interessate, dato che sette donne su dieci che lavorano a tempo parziale vorrebbero aumentare il proprio tasso di occupazione.
- L’articoloCollegamento esterno della RTS
- I dettagli nello studioCollegamento esterno dell’Ufficio federale di statistica
Il Parlamento e il Consiglio federale stanno cercando soluzioni per il finanziamento della previdenza vecchiaia. Tra le altre cose, si sta valutando anche una riduzione delle rendite versate all’estero.
Le persone pensionate in Svizzera e all’estero riceveranno una tredicesima rendita dell’Assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS) a partire dal dicembre 2026. Tuttavia, non è ancora chiaro come lo Stato la finanzierà. Esperte ed esperti di politica sociale stanno riflettendo sulla questione e anche la ministra degli Interni Elisabeth Baume-Schneider (nella foto) sta elaborando delle proposte. Per mantenere l’AVS finanziariamente stabile sono necessari dai 4 ai 5 miliardi di franchi all’anno. A rendere le cose più difficili c’è anche la demografia, con il numero di persone in pensione in continuo aumento.
Il Parlamento ha chiesto all’amministrazione federale di elaborare delle stime sulle opzioni di finanziamento. In particolare, si tratta di trovare una tempistica e un equilibrio tra deduzioni salariali e aumenti dell’IVA.
Tra le ipotesi prese in considerazione, ve n’è una che potrebbe interessare le cittadine e i cittadini svizzeri che vivono all’estero. Secondo il Blick, tra i possibili scenari che l’amministrazione ha già esaminato, c’è un punto relativo alle loro pensioni. Quale sarebbe l’effetto di una riduzione della tredicesima AVS per coloro che risiedono fuori dal Paese? È una domanda a cui la destra del Parlamento voleva una risposta. Secondo l’amministrazione federale non cambierebbe quasi nulla dal punto di vista finanziario, ma ci sarebbero grossi ostacoli legali.
Le idee attualmente sul tavolo non sembrano bastare, però, e la Commissione per la politica sociale del Consiglio degli Stati ha incaricato oggi l’amministrazione federale di presentare ulteriori proposte.
- La listaCollegamento esterno delle opzioni di finanziamento del Blick
- “Anche 8 miliardi di tasse aggiuntive non basterebbero” – I calcoliCollegamento esterno della NZZ
Foto del giorno
Non sarà l’Air Force One statunitense, ma anche il Governo svizzero viaggia con stile. Oggi è stato presentato all’aeroporto di Belp, vicino a Berna, il nuovo jet del Consiglio federale.
Si tratta di un Bombardier Global 7500. Ha un’autonomia di volo di 13’000 chilometri, il doppio del suo predecessore, il Cessna Citation Excel 650XL, e dispone di 19 posti a sedere, cinque in più del Cessna. Costo del cambiamento: 103 milioni di franchi.
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