L'Ufficio fallimenti del Canton Soletta ha messo all'asta 20,8 tonnellate di esafluoruro di uranio, gas utilizzato per l'arricchimento dell'uranio.
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tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
No, non si tratta di uno scherzo del 1° aprile. A riferire dell’asta perlomeno originale sono giovedì il Solothurner Amtsblatt e lo Schweizerisches Handelsblatt.
Il materiale appartiene alla massa fallimentare della società commerciale Nuexco Exchange AG, con sede a Olten e sciolta nel 1996. Il fondatore e la forza trainante era il commerciante di uranio statunitense Oren Lee Benton, andato in bancarotta. Benton commerciava uranio con vari Stati successori dell’Unione Sovietica per centrali nucleari in Occidente.
La massa fallimentare comprende esattamente 20’794,402 chilogrammi di esafluoruro di uranio arricchito, conservato in 14 cilindri, stando a quanto indicato nel bando di concorso.
L’offerta attualmente sul tavolo (non viene precisato di chi sia) è di 19,279 milioni di dollari, stando a quanto si legge nel bando. Per provare ad aggiudicarsi il lotto bisogna rilanciare di almeno 250’000 dollari.
L’esafluoruro di uranio è un composto altamente volatile, altamente tossico, radioattivo e corrosivo utilizzato nell’arricchimento dell’uranio per produrre combustibile nucleare e armi nucleari. L’esafluoruro di uranio non è infiammabile, non è esplosivo e resiste all’aria secca, tuttavia, reagisce violentemente con l’acqua. Il gas radioattivo è stoccato nel sito dei quattro reattori nucleari di Tricastin, nei pressi di Avignone, nel sud della Francia.
L’Ufficio dei fallimenti di Soletta sottolinea nel bando che per acquistare l’esafluoruro di uranio è necessaria un’autorizzazione dell’Ufficio federale dell’energia. Fra le altre cose a causa delle sanzioni UE adottate dalla Svizzera, il materiale non può essere trasportato in Russia, né direttamente né indirettamente.
La vendita è inoltre soggetta alle disposizioni di salvaguardia della Comunità europea dell’energia atomica (CEEA).
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