Il consigliere nazionale dell’UDC Ulrich Giezendanner vuole vietare l’uso di auricolari ai ciclisti. Andare in bicicletta ascoltando musica con le cuffiette aumenta il rischio di incidenti, osserva. Quattro anni fa, una proposta analoga dello stesso deputato argoviese non ha però avuto successo.
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tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 14.07.2017)
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Giezendanner vuole modificare le norme sulla circolazione stradaleCollegamento esterno a vantaggio, dice, degli stessi ciclisti: “Sono i primi a doversi proteggere. È incredibile il caos che c’è sulle strade svizzere. Non va bene”. In autunno dovrebbe così presentare una mozione intitolata “orecchie libere”.
Le associazioni: “meno divieti, più piste ciclabili”
Non tutti sono d’accordo. Per l’Associazione traffico e ambiente, più che divieti e multe servono più piste ciclabili, posizione condivisa da Pro Velo.
“Mi aspetto che i ciclisti facciano attenzione ai pedoni, questo è chiaro”, spiega Matthias Aebischer, consigliere nazionale socialista e presidente dell’associazione. “Ma non penso che si possa ottenere più rispetto con un divieto. Io vorrei che più persone scegliessero la bici per spostarsi, per avere una mobilità ecosostenibile. Sono quindi contrario a questa proibizione”.
Tra sicurezza nel traffico e libertà personale
La polizia, alla quale toccherebbe far rispettare il divieto e multare chi lo infrange, riconosce l’esistenza di un problema.
“I ciclisti che ascoltano musica o telefonano sono chiaramente meno attenti al traffico, con una riduzione della sicurezza sulle strade”, dichiara Marco Cortesi, portavoce della polizia comunale di Zurigo. “Un divieto degli auricolari sarebbe sicuramente una misura efficace. Ci sarebbe però anche una chiara limitazione delle libertà personali. Spetta quindi alla politica decidere cosa fare”.
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