C’è ancora una certa diffidenza nei confronti del vaccino contro il covid-19
Il vaccino contro il coronavirus potrebbe essere distribuito in Europa già a partire da gennaio. In Svizzera si è parlato della prossima primavera. Ma coloro che intendono farsi vaccinare appena possibile non sarebbero in molti.
Attualmente ci sono 11 vaccini entrati nella cosiddetta fase 3 di sperimentazione quella che può potenzialmente precedere l’autorizzazione. Una cura attesa, che potrebbe permettere al mondo intero di trasformare la pandemia in un brutto ricordo.
Tuttavia, secondo un recente sondaggio, solo il 16% degli svizzeri vorrebbe farsi iniettare il vaccino contro il nuovo coronavirus immediatamente appena sarà disponibile. Il 37% ha detto che lo farebbe solo se fosse sicuro al 100% dell’assenza di effetti collaterali. Il 28%, invece, ha dichiarato che non lo farebbe in nessun caso.
A non convincere è specialmente la tempistica. Il vaccino è stato sviluppato in tempo record rispetto ad altri che sono stati valutati per diversi anni prima di essere distribuiti.
Dipenderà dunque anche dalle garanzie fornite dalle autorità sanitarie il raggiungimento dell’obiettivo della Confederazione di vaccinare il 60% della popolazione.
Il ministro della sanità Alain Berset aveva reputato ipotizzabile un obbligo per chi lavora con le categorie a rischio, come il personale delle case anziani. Ha poi relativizzato quanto affermato dicendo che…..
Il servizio del Telegiornale
tvsvizzera.it/Zz/ats con RSI (TG del 21.11.2020)
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