Ticino, mortalità annua di oltre il 20% superiore alla media
I decessi legati al coronavirus in Ticino hanno superato durante la seconda ondata della pandemia di coronavirus quelli registrati nella prima. E la mortalità nel cantone italofono in novembre è quasi raddoppiata rispetto allo scorso anno, il 22% su tutto l'anno.
In media, in Ticino, negli ultimi 5 anni si sono registrati 241 decessi al mese. Lo scorso mese di novembre si è però raggiunta la cifra di 433 morti. Considerando gli over 65 si sfiora un aumento percentuale della mortalità in novembre del 90%.
L’impatto della pandemia di covid è dunque particolarmente persante per il cantone che registra nel 2020 una sovra-mortalità del 22%. Secondo le stime attuali (i calcoli complessivi saranno fatti in gennaio) la sovra-mortalità a livello svizzero quest’anno è stata del 10%.
Nel servizio del Telegiornale le considerazioni di Christian Garzoni, direttore sanitario della clinica Moncucco.
Piste da sci aperte
Nonostante la gravità della situazione, le autorità cantonali hanno comunque dato alle stazioni sciistiche del cantone, l’autorizzazione ad aprire, dopo aver esaminato il loro piano di protezione. Dovranno rispettare una quota di sciatori e i ristoranti sulle piste resteranno chiusi. Un servizio di take away sarà possibile, ma sarà proibito consumare i pasti in prossimità dei ristoranti per evitare assembramenti.
Il governo ticinese sottolinea che l’autorizzazione potrà essere revocata a seconda della situazione epidemiologica o annullata nel caso di un mancato rispetto del piano di protezione o di una modifica delle direttive federali.
tvsvizzera.it/Zz con RSI (TG del 22.12.2020)
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