Influenza spagnola e Covid-19 in Svizzera, gestione delle pandemie a confronto
Uno studio interdisciplinare delle Università di Zurigo e Toronto ha studiato la gestione della pandemia di influenza spagnola in Svizzera, e in particolare nel cantone Berna, un secolo fa. Emergono similitudini con la situazione odierna.
Le malattie sono completamente diverse così come il contesto sociale. Ma emergono diversi parallelismi tra la Covid-19 e l’influenza spagnola che in Svizzera tra il 1918 e il 1919 uccise quasi 25’000 persone. Il canton Berna fu particolarmente colpito.
Ai tempi la risposta fu immediata e centralizzata. Nel cantone vennero, ad esempio, chiuse le scuole e limitati gli assembramenti, misure che ebbero un effetto rapido. La stessa cosa è accaduta a livello nazionale lo scorso anno.
Ritornando al 1919, dopo la prima ondata il canton Berna lasciò la competenza ai singoli comuni temendo restrizioni all’economia. La risposta non fu altrettanto efficace e la seconda ondata colpì molto più duramente.
Una situazione che ricorda quanto successo in Svizzera quest’estate quando il governo ha consegnato nuovamente la competenza ai cantoni. Gli approcci differenziati e spesso più timidi dei singoli esecutivi cantonali hanno avuto come conseguenza, secondo molti, l’accresciuta severità della seconda ondata.
PLACEHOLDER“In Svizzera non si ha molta esperienza con epidemie a più ondate. La possibilità di ondate successive ancora oggi è troppo poco considerata nei piani di pandemia”, spiega lo storico ed epidemiologo Kaspar Staub, il quale ha studiato a fondo il caso bernese.
Come i suoi colleghi, auspica che la risposta alla pandemia di coronavirus venga analizzata a fondo, a differenza di quanto accaduto per la spagnola, così da essere più preparati in futuro.
tvsvizzera.it/Zz con RSI (TG del 09.02.2021)
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