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Parità salariale tra uomini e donne, i tempi si allungano

La Camera alta del parlamento elvetico, dopo accese discussioni, ha deciso di chiesto un'ulteriore rielaborazione della revisione della Legge federale sulla parità dei sessi, reputando il progetto governativo troppo burocratico.

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Quasi tutti d’accordo sul principio, meno sul metodo. La parità salariale tra uomo e donna è stata iscritta nella Costituzione elvetica nel 1981, ma ancora oggi il divario tra le retribuzioni si aggira attorno al 7%. Una discriminazione che la politica è intenzionata a correggere. 

La camera alta del parlamento elvetico si è espressa mercoledì su una proposta governativa. Essa prevede che i datori di lavoro con più di 50 dipendenti dovrebbero effettuare ogni quattro anni un’analisi dei salari facendola verificare da servizi di controllo esterni. La commissione preparatoria si è detta a favore di questa misura, limitando però quest’obbligo alle imprese con oltre 100 dipendenti.

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Anche se annacquato rispetto al disegno dell’esecutivo, come denunciato più volte da sinistra, nemmeno i cambiamenti apportati dalla commissione al disegno governativo sono riusciti a raccogliere dietro di sé una maggioranza.

La Camera ha dunque accolto la richiesta di rinvio del progetto alla commissione competente, presentata dal deputato Conrad Graber (PPD, centro), che considerava la soluzione presentata troppo burocratica. 

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