Per la completa riapertura della galleria del San Gottardo ci vorranno mesi
I convogli merci potranno tornare a circolare nella canna rimasta intatta tra una settimana, mentre per i treni passeggeri non può ancora essere fissata una scadenza.
“I danni causati dall’incidente nella canna ovest si sono rivelati molto più ingenti di quanto inizialmente stimato”, hanno comunicatoCollegamento esterno mercoledì le Ferrovie federali svizzere (FFS).
“I lavori di ripristino sono complessi e dureranno diversi mesi – prosegue la nota. La priorità sarà mettere in esercizio la canna est, che non ha subito danni”.
Le FFS prevedono di riaprire il transito ai treni merci in questa canna a partire dal 23 agosto.
Assieme all’Ufficio federale dei trasporti, le FFS stanno valutando se anche i treni viaggiatori possano circolare attraverso la canna est. Per ora e “fino a nuovo avviso”, però, il traffico passeggeri continuerà ad essere deviato sulla linea di montagna.
I tempi di viaggio si allungano così di 60 minuti per il traffico nazionale e di 60-120 minuti per quello internazionale. Inoltre, sulla vecchia linea non possono circolare i convogli a due piani e per questo le capacità sono ridotte rispetto al normale. “Nel fine settimana saranno disponibili fino al 30% di posti a sedere in meno”, indicano le FFS.
Nel traffico viaggiatori internazionale, è inoltre necessario cambiare a Chiasso; solo i treni da e per Genova e Venezia circolano direttamente.
L’Italia collabora
In una nota, il Ministero delle infrastrutture italiano ha indicato martedì che tecnici della Rete Ferroviaria Italiana (RFI) “stanno collaborando con i colleghi svizzeri e tedeschi per risolvere rapidamente il problema legato all’interruzione del Gottardo”.
Il vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini “segue la vicenda con la massima attenzione”.
Otto chilometri di binari da sostituire
Il deragliamento di un treno merci avvenuto giovedì scorso ha seriamente danneggiato l’infrastruttura. Le autorità inquirenti hanno liberato il luogo dell’incidente e i lavori di sgombero possono ora iniziare. I 16 vagoni deragliati si trovano ancora all’interno della galleria.
In totale, dovranno essere sostituiti circa otto chilometri di binari e 20’000 traverse in calcestruzzo. “Ci vorranno diversi mesi prima che tutte le parti delle strutture ferroviarie danneggiate saranno sostituite”, indicano le FFS, che ipotizzano una ripresa del traffico in entrambe le canne all’inizio del 2024.
Nel frattempo, la priorità sarà mettere in esercizio la canna est, che non ha subito danni. La porta tagliafuoco – che oltre a garantire la protezione antincendio separa la circolazione dell’aria – gravemente danneggiata dall’incidente sarà temporaneamente sostituita da un portone mobile, normalmente utilizzato durante i lavori di manutenzione.
Il portone provvisorio consentirà al traffico merci di utilizzare la canna est rimasta indenne, verosimilmente dal 23 agosto, indicano le FFS. Per consentire il trasporto di tutte le merci, i convogli continueranno a essere deviati lungo la linea di montagna del San Gottardo e sull’asse Lötschberg–Sempione.
Nel comunicato l’ex regia precisa che “FFS Cargo può gestire gran parte del traffico merci nazionale attraverso la linea panoramica del San Gottardo”. Durante la notte (23:00 – 05:00) la linea è riservata al traffico merci, durante il giorno è invece a disposizione solo una traccia per ora e direzione.
Per motivi di sagoma, non tutti i treni merci possono però utilizzare la linea storica del San Gottardo. Per il traffico di transito combinato, SBB Cargo International utilizza ad esempio la deviazione sulla linea del Lötschberg per circa il 30% del proprio volume.
La causa è probabilmente una ruota rotta
Le indagini per determinare le cause dell’incidente sono ancora in corso. Dai primi elementi, si è trattato verosimilmente della rottura di una ruota.
Il treno deragliato era composto da 30 carri merci provenienti da cinque diversi punti di partenza in Italia. All’arrivo a Chiasso i carri sono stati controllati e, dopo la presa in consegna, FFS Cargo li ha assemblati in una nuova composizione diretta in Germania. Durante questi controlli non sono state riscontrate irregolarità.
Nel sud del Ticino, il macchinista di un altro treno ha segnalato la presenza di fumo sul convoglio successivamente coinvolto nell’incidente. A Bellinzona su uno dei carri è stato trovato e allentato un freno serrato, ma secondo le ricostruzioni non è stato questo il vagone all’origine del deragliamento. Tra Bellinzona e l’entrata della galleria, il treno ha poi superato le verifiche dei dispositivi di controllo automatici che non hanno dato alcun allarme.
Stando a informazioni pubblicate martedì da diversi media, un rapporto di quattro anni fa stilato dall’Ufficio federale dei trasporti evidenziava carenze nella manutenzione dei treni merci privati.
L’Ufficio federale dei trasporti ha però assicurato che dal 2019 sono stati compiuti molti progressi e i controlli hanno portato a netti miglioramenti.
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