Perplessità sulla terza dose di vaccino
L'Agenzia europea per i medicinali (Ema) in merito all'eventuale terza dose di un vaccino ribadisce: "al momento è troppo presto per confermare se e quando sarà necessaria una dose di richiamo per i vaccini Covid-19".
Questo “perché non ci sono ancora dati sufficienti dalle campagne di vaccinazione e dagli studi in corso per capire quanto durerà la protezione dei sieri: l’Ema esaminerà rapidamente questi dati non appena saranno disponibili”.
Questo dopo che il presidente francese Emmanuel Macron ha confermato che il governo si prepara ad organizzare una campagna di richiamo vaccinale al “rientro” dalle vacanze estive, a settembre, “per i più vulnerabili ed i più anziani”.
“Sì, ci vorrà verosimilmente una terza dose, non per tutti, subito, ma in ogni caso per i più anziani e i più vulnerabili”, ha dichiarato il presidente, in un video pubblicato sulle reti sociali dal Fort de Brégançon, la residenza estiva dei presidenti francesi affacciata sul Mediterraneo. Il 12 luglio Macron aveva già evocato una campagna di richiamo per i più vulnerabili, come avviene in altri paesi come Israele.
Anche la Germania ha annunciato che proporrà dal primo settembre la somministrazione di una dose di richiamo di vaccino anti-Covid alle popolazioni adulte e vulnerabili, come anche alle persone che non hanno ottenuto un vaccino RNA messaggero, malgrado gli appelli dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Dinanzi alle profonde disparità tra paesi ricchi dove i vaccini anti-Covid abbondano e paesi poveri che hanno potuto immunizzare solo una piccola parte della popolazione, l’Oms ha richiesto una moratoria “almeno fino a fine settembre” sulle dosi di richiamo per tentare di ripristinare una forma di equilibrio tra ricchi e poveri.
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