Ruth Dreifuss, la prima donna presidente della Confederazione, compie 80 anni
La prima donna diventata presidente della Confederazione ha compiuto questo 9 gennaio 80 anni. Incontriamo Ruth Dreifuss nel servizio della Radiotelevisione svizzera.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/Zz con RSI (TG del 09.01.2020)
Contenuto esterno
Membro del Governo dal 1993 al 2002, presidente della Confederazione nel 1999, Ruth Dreifuss è considerata la mamma della legge sull’assicurazione malattia di base (Lamal) ed è anche responsabile del modello avanguardista della distribuzione controllata di eroina.
la Lamal è nata da un’idea del suo predecessore, Flavio Cotti, ma è stata lei a battersi per la sua introduzione e attuazione.
Oggi, il sistema è spesso fonte di accesi dibattiti, con i premi dell’assicurazione malattia in continua crescita che rappresentano una delle spese che incide maggiormente sul bilancio dei nuclei famigliari svizzeri.
Secondo Dreifuss, la responsabilità dei costi elevati è da attribuire al libero mercato. La soluzione, a suo dire, sarebbe l’intervento statale.
Non legalizzazione, ma responsabile regolamentazione
Lo Stato, ritiene Dreifuss, dovrebbe anche adoperarsi per combattere il mercato nero della droga, un aspetto di stretta attualità negli anni ’90, quando la scena aperta dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti, specialmente a Zurigo, avveva reso tristemente nota la Confederazione.
La distribuzione controllata di eroina, introdotta grazie agli sforzi dell’ex presidente della Confederazione, ha permesso di salvare vite umane e mettere la parola fine alla scena aperta della droga.
“Non mi piacciono le parole legalizzazione o liberalizzazione. Quello che bisogna fare è regolare questo mercato, con mani responsabili”, dice ai microfoni della Radiotelevisione svizzera.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
La svolta pionieristica della politica sulle droghe in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le immagini di degrado del cosiddetto “Needle park” di Zurigo e, più in generale, della tossicodipendenza in Svizzera stavano facendo il giro del mondo all’inizio degli anni ’90. La politica elvetica cercò un metodo alternativo di risolvere la situazione. I mezzi repressivi utilizzati fino a quel momento, infatti, sembravano acuire i problemi anziché apportare una…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Aumentano i premi dell’assicurazione malattia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2020 i premi delle casse malattia aumenteranno in media dello 0,2%. A seconda del cantone, l'evoluzione sarà compresa fra il -1,5% e il +2,9%.
La svolta pionieristica della politica sulle droghe in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le immagini di degrado del cosiddetto “Needle park” di Zurigo e, più in generale, della tossicodipendenza in Svizzera stavano facendo il giro del mondo all’inizio degli anni ’90. La politica elvetica cercò un metodo alternativo di risolvere la situazione. I mezzi repressivi utilizzati fino a quel momento, infatti, sembravano acuire i problemi anziché apportare una…
Assicurazione malattia, la “lista nera” turgoviese fa discutere
Questo contenuto è stato pubblicato al
I bambini turgoviesi, i cui genitori non hanno pagato i premi dell'assicurazione malattia, continueranno a essere inseriti nella lista del canton Turgovia.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le tossicomanie e le altre forme di dipendenza gravi sono equiparabili alle patologie mentali ai fini del riconoscimento dell'invalidità.
Sanità, le assicurazioni non possono porre limiti ai rimborsi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le assicurazioni sanitarie obbligatorie non possono porre limiti alla copertura delle spese di un paziente, secondo quanto ha sentenziato il Tf.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.