Credit Suisse ha registrato nel 2017 una perdita netta di 983 milioni di franchi. La seconda banca elvetica, che ha presentato i conti mercoledì, è stata penalizzata da oneri per 2,7 miliardi legati alla riforma fiscale USA.
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tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 14.02.2018)
Il guadagno prima delle tasse, precisa l’istituto in una nota,Collegamento esterno si è elevato a 1,8 miliardi di franchi, contro un deficit di 2,3 miliardi accusato nel 2016. Nel solo quarto trimestre, la perdita netta è stata di 2,1 miliardi e l’utile ante imposte di 141 milioni.
Credit Suisse si attende una crescita degli affari, in seguito alla riforma fiscale decisa dall’amministrazione Trump, ma al momento l’abbassamento del tasso d’imposizione delle società dal 35% al 21% ha svalutato le imposte differiteCollegamento esterno attive.
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Alla borsa di Zurigo, sullo Swiss Market Index SMI, Credit Suisse segnava poco dopo le 11.30 un incremento del 2,67%. È la maggiore progressione tra le 20 blue chip, nonostante abbia annunciato una perdita netta per quasi 1 miliardo.
Secondo il CEO della banca, Tidjane Thiam, il 2017 è stato cruciale per il piano di ristrutturazione distribuito su tre anni. L’obiettivo di riduzione delle spese, per il periodo in rassegna, è stato raggiunto.
L’esercizio 2018 è invece cominciato all’insegna di un’elevata volatilità, che ha avuto al contempo impatti positivi e negativi.
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