La prima banca elvetica cambia il suo timoniere
Cambio al vertice di Ubs: l'attuale responsabile del gruppo olandese Ing, Ralph Hamers, sostituirà dal prossimo primo novembre il ticinese Sergio Ermotti alla direzione dell'istituto finanziario.
“Dopo quasi un decennio come Ceo, è arrivato il momento di scrivere il mio prossimo capitolo”, ha indicato nel comunicato stampaCollegamento esterno il direttore uscente, per il quale “Ubs è in ottima forma, gode della massima flessibilità strategica ed è ben posizionata per una crescita sostenibile”.
La decisione, su cui si erano infittite le voci già da alcune settimane, è giunta però un po’ a sorpresa soprattutto per la tempistica. Secondo alcuni commentatori l’accelerazione è dovuta al fatto che si è voluto porre fine alle speculazioni. Lo scorso 7 febbraio anche la seconda banca svizzera, il credit Suisse, aveva annunciato un cambio di direzione, con la promozione di Thomas Gottstein al posto del ceo Tidjane Thiam.
Il ceo Tidjame Thiam lascia Credit Suisse
Cambio di rotta
Per l’autorevole foglio zurighese NZZ era chiaro che il mandato a Sergio Ermotti non sarebbe stato prorogato dopo che mesi fa, secondo quanto aveva rivelato il Financial Times, il presidente della banca elvetica Axel Weber aveva contattato Ralph Hamers. Scelta questa che risponde a una precisa strategia di ringiovanimento della direzione “iniziata un po’ tardi”.
Ubs, che dal 2011 persegue una strategia invariata incentrata sul core business della gestione patrimoniale, soffre da tempo dei sintomi di stagnazione degli utili tipici del settore e ha quindi bisogno di nuove teste e di nuove idee, scrive sempre la Neue Zürcher Zeitung. In questo contesto il banchiere olandese 54enne, che ha ristrutturato e riposizionato ING, “potrebbe essere l’uomo giusto per guidare la trasformazione digitale di UBS, avvicinandola ancora di più ai suoi clienti e aprendo nuove fonti di reddito”.
Ermotti vs Hamers
Sergio Ermotti, proveniente dall’investment banking, è stato promosso Ceo ad interim nel settembre 2011 dopo che Oswald Grübel ha lasciato il gruppo in seguito allo scandalo che ha coinvolto un trader a Londra. In precedenza, aveva lavorato 18 anni per la banca statunitense Merrill Lynch prima di entrare a far parte dell’italiana UniCredit nel 2005.
Il suo successore, attivo da trent’anni presso l’Internationale Nederlanden Groep (Ing) – di cui ha assunto la carica di ceo nel 2013 – è l’artefice della trasformazione dell’istituto olandese in una banca altamente digitalizzata. La via che intende percorrere anche la prima banca elvetica, alla cui testa dal prossimo autunno, per la prima volta nella sua storia, vi saranno due “stranieri”.
Il commento di Luca Fasani
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