Piste da sci, “Berna non ceda ai paesi UE”
Un gruppo di dieci parlamentari di destra ha chiesto a Berna di non cedere alle pressioni provenienti dai paesi dell'UE e di non applicare ulteriori restrizioni al turismo invernale in funzione antipandemica.
In un comunicato esponenti democentristi (UDC) e liberali (PLR) e popolari (PPD) provenienti da cantoni alpini si sono detti contrari a una limitazione della capacità dei comprensori sciistici e a una riduzione dell’orario di bar e ristoranti, su cui sono in corso riflessioni in governo, in particolare da parte del consigliere federale Alain Berset.
Migliaia di imprese, osservano i parlamentari più conservatori, la cui sopravvivenza dipende dalle entrate generate durante le poche settimane delle vacanze di Natale, sono già colpite dall’attuale congiuntura sfavorevole e per questo motivo occorre rinunciare a nuove limitazioni decise a livello federale su tutto il territorio nazionale.
Il servizio del TG:
Eventuali misure per contenere la diffusione del coronavirus, quali il contingentamento degli accessi agli impianti di risalita e alle piste di sci, possono essere imposte, in caso di conclamata necessità, dai cantoni, nel quadro delle loro prerogative.
Non vi è infatti nessuna differenza sostanziale, sottolinea la coalizione di deputati di destra, tra la situazione riscontrata in un normale mezzo di trasporto cittadino (tram o bus) e quella di una cabinovia alpina, le cui rispettive imprese di trasporto sono tenute all’applicazione dei protocolli e dei dispositivi di protezione contro il Covid-19. Del resto non vi sono indicazioni, hanno precisato, di un aumento dei contagi tra chi pratica discipline invernali all’aperto.
In proposito il ministro della sanità Alain Berset aveva segnalato negli scorsi giorni di essere in costante contatto con i suoi omologhi dei paesi limitrofi per un coordinamento delle politiche anti-coronavirus durante il periodo natalizio.
Solo l’Austria ha deciso, nelle ultime ore, di riaprire per le feste gli impianti sciistici ma con forti limitazioni (chiusura di alberghi e ristoranti, quarantena all’ingresso nel paese) proprio per scoraggiare gli spostamenti e il turismo. Mentre Germania, Francia e Italia hanno già fatto sapere che le loro stazioni invernali resteranno ancora chiuse.
tvsvizzera/ats/spal con RSI (TG del 2.12.2020)
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.