Un’identità elettronica garantita dallo Stato
Il governo svizzero crea le premesse per un'identità elettronica (eID) verificabile e riconosciuta dallo Stato; "regole chiare" che rispondano all'esigenza di un numero sempre più elevato di persone che svolge online le attività più disparate.
Nella seduta di venerdì, il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento il suo disegno di Legge federale sui servizi d’identificazione elettronica (Legge sull’eIDCollegamento esterno, LSIE).
Lo scopo è che il cittadino possa identificarsi online mantenendo il pieno controllo dei propri dati, ha affermato la ministra di giustizia e polizia Simonetta Sommaruga.
Provider privato, “sigillo” pubblico
In concreto, l’utente che desidera un’eID dovrà creare un profilo (account) presso un fornitore privato di servizi d’identità elettronica, al quale la Confederazione -dopo aver ricevuto il consenso dell’interessato- trasmetterà i dati personali.
Ne risulterà un unico profilo garantito dallo Stato per accedere a vari siti (oltre agli sportelli virtuali dell’Amministrazione federale, si ipotizza le Ferrovie federali, la Posta, l’Ufficio cantonale di tassazione) che oggi richiedono una diversa procedura d’identificazione.
Garantita la protezione dei dati
Con l’identità confermata dall’Identity provider (IdP) sarà inoltre possibile effettuare acquisti su negozi online.
Il potere decisionale sull’impiego e sullo sblocco dei dati “risiede esclusivamente nelle mani della persona interessata”, ha precisato Sommaruga, e lo Stato sottoporrà gli IdP e i loro sistemi “a una severa procedura di riconoscimento e a controlli periodici”.
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