Presunti patrimoni nazisti: Credit Suisse sotto pressione negli USA
In un nuovo rapporto, la Commissione per il bilancio del Senato statunitense accusa la banca svizzera di aver occultato i dettagli sull'assistenza di clienti nazisti e dei loro complici in un'indagine interna.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
Nuovi documenti presentati alla commissione dimostrano che un’indagine interna di Credit Suisse (CS) sulla questione, conclusa in primavera, ha portato a risultati incompleti a causa di alcune limitazioni, ha comunicato giovedì la commissione del Senato degli Stati Uniti, sulla base di un suo nuovo rapporto. Nuovi dati ricevuti da CS hanno evidenziato circa 100 conti finora non rivelati con collegamenti nazisti.
Complessivamente, secondo le accuse, circa 64’000 serie di dati potenzialmente rilevanti non sono stati presi in considerazione nell’indagine di CS. Inoltre, la banca ha impedito all’ex ombudsman Neil Barofsky di accedere a materiale importante, aggiunge la commissione statunitense.
La controversia risale alle accuse del Centro Simon Wiesenthal secondo cui i membri dell’Unión Alemana de Gremios (UAG), un’organizzazione argentina con legami con la Germania nazista, avrebbero tenuto dei conti presso l’allora Schweizerische Kreditanstalt (SKA). L’Argentina, dopo la Seconda guerra mondiale, era considerata un rifugio per i membri del regime nazista.
Credit Suisse nell’aprile 2023, ha annunciato la conclusione di una propria indagine durata più di due anni per far luce sulle accuse. In quell’occasione, ha comunicato che quanto sostenuto dal Centro Simon Wiesenthal non aveva trovato conferma. Già allora la Commissione per il bilancio del Senato degli Stati Uniti aveva criticato i risultati dell’indagine di CS ritenendoli non sufficientemente esaustivi.
Ermotti sulla sua retribuzione milionaria, “Conosco il valore dei soldi”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sergio Ermotti torna sulla retribuzione di 14 milioni di franchi incassata nel 2023 per nove mesi di lavoro alla testa di UBS.
Venticinque anni fa il millennium bug, tanto fumo e poco arrosto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Venticinque anni fa il mondo si preparava a una catastrofe informatica. L'idea che i computer potessero bloccarsi al momento del passaggio fra il 31 dicembre 1999 e il 1° gennaio 2000 mise in allarme il pianeta.
Il franco svizzero sarà una moneta forte pure nel 2025
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il franco svizzero, porto sicuro per eccellenza fra le valute mondiali, dovrebbe continuare a essere ricercato anche l'anno prossimo a fronte dell'incertezza politica.
Un nuovo tipo di reattore nucleare verrà testato in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’Istituto Paul Scherrer vuole sperimentare una nuova tecnologia per produrre energia con l’”Onion Core”. Il progetto solleva interrogativi non solo tra gli ecologisti.
Ignazio Cassis, la Svizzera si è abituata a benessere e sicurezza
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consigliere federale Ignazio Cassis, parlando delle attuali sfide geopolitiche e del ruolo del nostro Paese, ha detto che in Svizzera non si tiene ancora sufficientemente conto della situazione globale del mondo.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Diversi film elvetici hanno superato quest'anno la soglia delle 100'000 entrate nel mondo. "Le procès du chien" è la pellicola elvetica più commercializzata internazionalmente nel 2024.
Migliaia di firme false per l’iniziativa per l’approvvigionamento medico
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ben 3626 firme a corredo dell'iniziativa popolare "Sì alla sicurezza dell'approvvigionamento medico" sono risultate false.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nella lista delle 'parole del 2024', pubblicata venerdì in Svezia, diversi sono prese dall'inglese ma una in particolare viene dall'emiliano: 'umarell'.
“Fu suicidio”, archiviata l’inchiesta a Teheran per la morte di una diplomatica svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'inchiesta sulla morte di una diplomatica svizzera in Iran nel 2021 è stata archiviata: lo ha confermato il Ministero pubblico della Confederazione.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.