Radicalismo, una segnalazione al mese in Ticino
In Ticino, analogamente a quanto avviene negli altri cantoni svizzeri, giunge una segnalazione di sospetta radicalizzazione al mese agli organi preposti.
Da due anni opera nella Svizzera italiana la Piattaforma interdipartimentale di prevenzione della radicalizzazione e dell’estremismo violentoCollegamento esterno che ha lo scopo di prevenire derive estremistiche e violenze di matrice politico-religiosa come quella avvenuta martedì in un grande magazzino in pieno centro a Lugano.
Solo in un caso però finora le segnalazioni, effettuate da cittadini o docenti insospettiti da comportamenti inappropriati, hanno portato al coinvolgimento delle forze dell’ordine.
Ma il servizio fornisce anche informazioni e consulenza alle persone che possono essere confrontate in vario modo con situazioni dubbie di fanatismo violento.
Grazie alla messa in rete di competenze, sottolinea la coordinatrice di “Stop radicalizzazione” Michela Trisconi, è più facile individuare fragilità che possono portare alla radicalizzazione, anche se in quest’ambito, sottolinea, “il rischio zero non esiste”.
Un fenomeno che grazie a internet, dove agiscono reclutatori capaci di individuare i profili di soggetti fragili e influenzabili e situazioni di disagio personale, costituisce una minaccia costante, soprattutto tra i giovani.
tvsvizzera/spal con RSI (Quotidiano del 26.11.2020)
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