Acquistare una casa è per molti diventato proibitivo in Svizzera
Keystone / Steffen Schmidt
Nell'ultimo ventennio, in Svizzera il costo dell'alloggio ha registrato aumenti da capogiro. È quanto emerge da uno studio presentato martedì.
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tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
Tra il 2000 e il 2021 il prezzo degli appartamenti di proprietà in Svizzera è aumentato del 94%, quello delle case individuali dell’80%, mentre gli affitti sono cresciuti del 30%.
Sono le cifre contenute nello studio del Center for Regional Economic Development (CRED) dell’Università di Berna e della società di consulenza CIFI, effettuato su mandato dell’Ufficio federale delle abitazioni.
Per la ricerca sono state analizzate 600’000 transazioni immobiliari e più di un milione di affitti.
L’evoluzione dei prezzi dell’alloggio è stata di gran lunga superiore alla crescita dei salari nominali e del costo della vita. Tra il 2000 e il 2021, i salari nominali sono infatti aumentati del 24%, mentre il rincaro complessivo è stato dell’8%.
Gli autori e le autrici dello studio evidenziano anche le grandi disparità geografiche: tra il 20% dei comuni più cari, il prezzo medio dell’alloggio è in media superiore del 70% rispetto al 20% dei comuni meno cari.
I prezzi elevati delle abitazioni riflettono redditi più alti, che a loro volta determinano una maggiore richiesta di spazio abitativo. In Svizzera, lo spazio abitativo medio per persona è passato da 44 metri quadrati nel 2000 a 46 metri quadrati nel 2020.
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