Dopo essere fiorito in diversi settori economici – dall'aviazione agli alberghi, passando per le piste di sci – il sistema dei prezzi dinamici fa capolino in Svizzera anche nel ramo della ristorazione.
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tvsvizzera.it/mar
Pagare 15 franchi in più durante il weekend il menù di cinque portate che normalmente durante la settimana viene proposto a 100 franchi: è la novità introdotta da un ristorante di Berna, di cui si fa eco il Tages-AnzeigerCollegamento esterno.
“Tutto è diventato più costoso”, spiega al giornale Sven Stauffer, comproprietario del ristorante Moment, “ma per noi è importante offrire un buon salario al nostro personale”. Invece di aumentare semplicemente i prezzi senza dare alcuna spiegazione, si è optato per un concetto più al passo coi tempi. “Abbiamo deciso di adottare un prezzo dinamico, basato in modo trasparente sul carico di lavoro”.
Già testato nei take-away
Il ristorante bernese non è l’unico ad avere adottato una simile soluzione. Anche dei servizi di take-away fatturano di più nelle ore di punta. La novità introdotta nel ristorante della capitale non sembra per ora aver destato critiche da parte della clientela. “A dire il vero non ho ricevuto nessun commento, anche si mi sarebbe piaciuto discutere con i clienti di eventuali vantaggi e svantaggi”, afferma Stauffer.
Del tema dei prezzi dinamici si è occupata anche l’associazione di categoria Gastro Suisse. In collaborazione con l’associazione – scrive il Tages-Anzeiger – uno studente di psicologia ha affrontato l’argomento nella sua tesi di laurea, interrogando 900 consumatori e consumatrici su come percepiscono la variazione dei prezzi al ristorante.
Nicolas Fahrni ha simulato visite al ristorante in giorni diversi in due strutture, una con prezzi fissi e un’altra che li modificava più volte verso il basso e verso l’alto. La maggior parte dei consumatori non ha apprezzato i cambiamenti di prezzo. Secondo Fahrni, è una reazione prevedibile, poiché il sistema di prezzi dinamici non fa ancora parte delle abitudini del settore della ristorazione.
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