Prigione con la condizionale per i genitori di un jihadista
IL figlio è partito nel 2015 per unirsi al gruppo terroristico.
Copyright 2017 The Associated Press. All Rights Reserved.
Hanno inviato oltre 50'000 franchi al figlio partito per la Siria nel 2015 per unirsi ai combattenti del sedicente Stato islamico. Il Tribunale penale federale li ha condannati.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
Keystone-ATS
I genitori di un giovane jihadista partito verso la Siria per unirsi al sedicente Stato islamico (IS) sono stati condannati giovedì dal Tribunale penale federale (TPF) a pene detentive con la condizionale.
Entrambi sono stati riconosciuti colpevoli di violazione della legge federale che vieta i gruppi Al-Qaida e Stato islamico.
La madre si è vista infliggere 20 mesi di carcere, sospesi per due anni. Dal canto suo, il padre ha ricevuto una condanna più lieve: otto mesi di reclusione, pure sospesi per due anni.
I due imputati sono comparsi davanti alla Corte penale per aver effettuato pagamenti per un totale di oltre 50’000 franchi al figlio, partito nel 2015 in direzione della Siria. Quest’ultimo è sospettato di essere entrato come combattente nei ranghi del sedicente Stato islamico (IS).
Durante il processo, la procura aveva chiesto pene di 24 mesi nei confronti della donna e di 18 mesi per l’uomo, mentre la difesa spingeva per l’assoluzione. Le sentenze non sono definitive e vi è la possibilità di impugnarle in appello.
Le spese processuali, che ammontano globalmente a oltre 75’000 franchi, saranno parzialmente a carico dei due genitori. La madre, una 60enne dotata di doppia nazionalità svizzera e spagnola, dovrà farsi carico di 12’000 franchi e il padre, un cittadino elvetico di 70 anni, di 13’000 franchi.
Peste suina, il Consiglio federale deve trovare una soluzione per indennizzare i macelli
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio federale deve trovare soluzioni per indennizzare i macelli, gli stabilimenti di sezionamento e trasformazione, gli impianti di eliminazione e i cacciatori per gli oneri aggiuntivi cagionati da un'epizoozia come quella della peste suina africana (PSA).
In Svizzera sono diminuiti gli omicidi, ma non i femminicidi
Questo contenuto è stato pubblicato al
In un confronto di lungo periodo, il numero totale degli omicidi risulta in calo in Svizzera, mentre quello dei femminicidi è rimasto stabile: è quanto afferma la criminologa Nora Markwalder, che cura una banca dati al riguardo che risale nel tempo.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le vendite online hanno continuano a crescere in Svizzera nel 2024, grazie soprattutto all'impatto dei rivenditori esteri, che sono in forte espansione.
Meno feriti gravi ma più morti sulle strade svizzere nel 2024
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lo scorso anno sulle strade svizzere hanno perso la vita 250 persone e 3792 sono rimaste ferite gravemente. Rispetto al 2023, il numero dei decessi è aumentato, mentre quello di chi ha subito lesioni serie è diminuito.
Interroll ha guadagnato meno nel 2024, ma il dividendo rimarrà stabile
Questo contenuto è stato pubblicato al
Profitti in calo nel 2024 per Interroll, società con sede a Sant'Antonino (TI) che opera a livello mondiale nel settore dell'automazione dei processi logistici e di lavorazione. Hanno pesato il calo della domanda e il franco forte.
Neuroprotesi: robotica e stimolazione spinale per ripristinare il movimento
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un nuovo approccio studiato all'EPFL combina robotica riabilitativa e stimolazione spinale per far sì che le persone affette da lesioni del midollo spinale tornino a muoversi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Posta poggia su basi finanziarie solide e prosegue il suo sviluppo per mantenere la propria rilevanza in Svizzera. Sono questi alcuni dei temi principali toccati dalla conferenza stampa annuale del gigante giallo, svoltasi a Berna.
Dalla Svizzera quasi 100 milioni di franchi per la ricostruzione dell’Ucraina
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera parteciperà con 96,1 milioni di franchi all'aumento di capitale della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) impegnata nella ricostruzione dell'Ucraina.
Settore auto in crisi? Non vale per la svizzera Autoneum
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il settore automobilistico europeo appare in crisi, ma per alcuni fornitori svizzeri i profitti sono in aumento e con essi i dividendi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Moody's continua a considerare favorevoli le condizioni generali della piazza bancaria elvetica: l'agenzia di rating ha confermato la prospettiva "stabile" per il settore sull'arco dei prossimi 12-18 mesi.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
A processo a Bellinzona i genitori di un combattente Isis
Questo contenuto è stato pubblicato al
Fra il 2016 e il 2019 avrebbero versato al figlio in Siria circa 50'000 franchi, infrangendo così le leggi riguardanti Al-Qaida e lo Stato islamico.
Sostegno all’Isis, due arresti a Ginevra e nel Canton Vaud
Questo contenuto è stato pubblicato al
Due persone sono state fermate a Ginevra e nel Canton Vaud nel quadro di una vasta inchiesta della Procura federale per terrorismo.
I risvolti ticinesi del commercio di droga dell’Isis
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'inchiesta giornalistica fa luce sui risvolti elvetici riguardanti il sequestro a Salerno avvenuto un anno fa di 14 tonnellate di anfetamine.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.