Verso un codice di condotta per la raccolta di firme
Si è tenuta mercoledì la prima riunione della tavola rotonda "Integrità delle raccolte delle firme" istituita dal cancelliere della Confederazione Viktor Rossi in seguito allo scandalo della sospetta falsificazione di firme per iniziative popolari.
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Keystone-ATS
Scopo dell’incontro è definire in un codice di condotta degli standard di qualità in materia di raccolta delle sottoscrizioni.
Alla riunione hanno partecipato una trentina di rappresentanti di comitati d’iniziativa, di organizzazioni per la raccolta di firme, di partiti politici, di gruppi di interesse e di autorità, ha indicato la Cancelleria federale in una nota.
I lavori dovrebbero sfociare in un codice di condotta “in cui i comitati d’iniziativa e referendari nonché le organizzazioni per la raccolta di firme possano aderire e fare riferimento”. Tra le proposte figurano la tracciabilità delle liste di firme e una migliore trasparenza sulla strategia di raccolta e l’impiego di persone remunerate. Altre possibilità sono disposizioni sulle condizioni di impiego delle persone preposte alla raccolta delle firme o requisiti in materia di formazione.
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La tavola rotonda è una delle misure che la Cancelleria della Confederazione ha adottato per contrastare le presunte falsificazioni di firme e le pratiche irregolari nella loro raccolta. I risultati sono attesi per la primavera del 2025.
La Cancelleria ha anche rafforzato i controlli ed è in fase di attuazione “un rigoroso monitoraggio dei processi di raccolta e di controllo delle firme”, precisa il comunicato. La Cancelleria federale ha inoltre preso contatto con la comunità scientifica al fine di esaminare soluzioni tecniche per proteggere la raccolta delle firme da abusi e frodi.
Finora la Cancelleria ha depositato due denunce penali: la prima risale al 2022, a seguito di indicazioni su irregolarità segnalate da comuni dei cantoni di Vaud e Ginevra. La seconda è stata presentata un mese fa dopo un aumento delle segnalazioni di irregolarità nei cantoni di Berna e Zurigo.
Si tratta di circa 950 firme potenzialmente falsificate provenienti da sei cantoni per cinque iniziative popolari. Oltre alla diversa grafia nel caso di firme multiple di una stessa persona, i motivi più comuni di sospetta falsificazione e di invalidamento sono date di nascita errate, nomi scritti in modo sbagliato, indirizzi scorretti o inesistenti nonché liste di firme che non soddisfano le esigenze legali.
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