Meno sgravi alle imprese, più soldi alle famiglie
Il consigliere federale Ueli Maurer ha presentato giovedì il nuovo Progetto fiscale 17, elaborato dopo la bocciatura in votazione popolare della Riforma III dell’imposizione delle imprese. Prevede l’abbandono della controversa imposta sugli utili con deduzione degli interessi e un aumento degli assegni familiari.
L’obiettivo rimane lo stesso della Riforma respinta dal popolo lo scorso 12 febbraio: eliminare i privilegi fiscali per le società holding e di gestione, invisi all’Unione europea e all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), pur mantenendo la concorrenzialità della Svizzera sul piano internazionale e limitando le perdite fiscali per Confederazione, cantoni e comuni.
Obiettivo che sarebbe sì raggiunto abbassando le imposte per le altre imprese, ma rispetto alla Riforma III -come ha illustrato il capo del Dipartimento federale delle finanze (DFF)- ci sono delle modifiche: eliminata l’idea di una deduzione degli interessi sul capitale proprio, sarà aumentata l’imposizione dei dividendi ad almeno il 70% (oggi, in media, è al 50%).
Il progetto prevede anche un aumento degli assegni familiariCollegamento esterno di 30 franchi, a 230 franchi per figlio. Uno strumento -esterno al dossier fiscale- che potrebbe convincere quella parte di popolazione che in febbraio disse ‘no’ per paura di dover pagare il conto per le aziende.
Le critiche a quello che è già stato definito “uno zuccherino” non mancano, anche perché 10 cantoni versano già assegni familiari più consistenti di quelli proposti e perché questo strumento peserà soprattutto sulle piccole e medie imprese.
Il PF17 prevede anche un aumento della quota di Imposta federale diretta (IFD, cfr. Pagare le tasse in Svizzera) destinata ai Cantoni.
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