Il Consiglio federale ha confermato fino ai primi di marzo 2025 le misure di sostegno.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/tins con Keystone-ATS
Il Governo svizzero ha deciso di prolungare di un anno lo statuto di protezione S per profughi e profughe provenienti dall’Ucraina. Il particolare statuto di protezione attivato allo scoppio della guerra il 12 marzo 2022, è un permesso che fornisce protezione provvisoria in situazioni di grave pericolo. Da quella data, circa 66’000 persone provenienti dall’Ucraina ne hanno beneficiato.
L’Esecutivo ha ribadito che la condizione per l’abrogazione dello statuto S è una stabilizzazione duratura della situazione nel Paese, che non sembra tuttavia essere vicina. Con questa decisione, il Consiglio federale si allinea alla posizione di Bruxelles: gli Stati dell’Unione Europea (UE) hanno infatti deciso lo scorso 19 ottobre di prorogare la protezione provvisoria fino al 4 marzo 2025. Berna ha inoltre precisato in una notaCollegamento esterno che alla luce della posizione della Svizzera nello spazio Schengen, applicare la stessa scadenza dell’UE consente di fare chiarezza per le persone in cerca di protezione, così come per i Cantoni, per i Comuni e per le aziende.
Misure integrative
Il Consiglio federale ritiene inoltre necessario intervenire ulteriormente per l’integrazione nel mercato del lavoro delle persone che beneficino dello statuto S. Sono quindi prorogate fino al 4 marzo 2025 anche le misure di sostegno specifiche che erano state decise il 13 aprile 2022 e che sono già state prorogate una volta, il 9 novembre 2022.
La Confederazione partecipa a queste misure, incentrate in particolare sulla promozione linguistica, con un contributo di 3’000 franchi per persona l’anno, importo che viene versato a rate ai Cantoni e che è vincolato a un chiaro mandato d’integrazione per persone con statuto S.
40% dovrà svolgere attività lucrativa
Al contempo vengono potenziati gli sforzi per integrare nel mercato del lavoro il numero più elevato possibile di persone provenienti dall’Ucraina. L’obiettivo del Consiglio federale è aumentare il tasso di occupazione dall’attuale 20% al 40% entro la fine del 2024. Al fine di conseguire questo obiettivo, il Dipartimento federale di giustizia e polizia elaborerà e attuerà ulteriori misure in collaborazione con il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca, con i Cantoni e con le parti sociali.
In futuro, per i Cantoni vigeranno prescrizioni più vincolanti per l’impiego dei contributi federali. Dovranno prevedere misure di promozione linguistica per tutte le persone ucraine cui la Svizzera concede protezione, nonché chiarire il potenziale e il fabbisogno di sostegno caso per caso.
L’incoraggiamento all’integrazione professionale non serve solo a ridurre i costi dell’aiuto sociale. Le misure d’integrazione, la formazione e l’attività professionale incentivano rifugiati e rifugiate ucraine a partecipare più attivamente alla vista sociale, nonché ad acquisire e sviluppare competenze in vista di un ritorno in patria, conclude il Consiglio federale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2024 l'aeroporto di Zurigo ha registrato un'ulteriore crescita. Sia il fatturato che l'utile sono stati nettamente superiori a quelli dell'anno precedente. Gli azionisti possono aspettarsi un dividendo più elevato.
Sgravi di 37 milioni per le acciaierie a causa del caro energia
Questo contenuto è stato pubblicato al
I produttori di importanza strategica di ferro, acciaio e alluminio, attivi anche nel riciclaggio, potranno godere di uno sconto sull'uso della rete elettrica fino al 31 dicembre 2028 per uno sgravio complessivo di circa 37 milioni di franchi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Trecentonovanta donne provenienti da tutta la Svizzera si sono riunite venerdì a Palazzo federale in occasione dell'imminente Giornata internazionale della donna, su invito della presidente del Consiglio nazionale Maja Riniker (PLR/AG).
Rimane stabile il numero di persone italofone nell’amministrazione federale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il numero di italofoni in seno all'Amministrazione federale è rimasto stabile lo scorso anno rispetto al 2023. È quanto emerge dal rapporto sulla gestione del personale adottato venerdì dal Governo.
Analisi della parità salariale, il 50% delle aziende non rispetta la legge
Questo contenuto è stato pubblicato al
Oltre la metà delle aziende non rispetta l'obbligo di eseguire un'analisi della parità salariale uomo-donna. Lo indica oggi il Consiglio federale spiegando che l'assenza di sanzioni per chi viola la legge spiega in parte questa situazione.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per la prima volta nella sua storia, la compagnia aerea specializzata soprattutto nelle destinazioni per le vacanze Edelweiss ha raggiunto la soglia dei 900 milioni di franchi di fatturato, superando nettamente il record del 2023 di 830 milioni.
Tentato rapimento di un impiegato comunale a Pfäffikon
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un complottista che rifiuta l'esistenza dello Stato ha provato a sequestrare un giovane impiegato del Comune di Pfäffikon (canton Zurigo) a metà febbraio.
Direzione sviluppo e cooperazione: lo stop degli aiuti USA è “un vero terremoto”
Questo contenuto è stato pubblicato al
La decisione degli USA di sospendere per 90 giorni i programmi di assistenza all'estero ha ripercussioni di portata vastissima. Secondo Patricia Danzi, responsabile della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) si tratta di "un vero e proprio terremoto".
Il Nazionale invita il Governo a cooperare con l’UE in materia di sicurezza
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio Natzionale (la Camera bassa del Parlamento elvetico) ha adottato giovedì una dichiarazione volta a rafforzare il ruolo elvetico nella difesa europea.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Quanti morti nella guerra in Ucraina? Uno studio cerca di fare un po’ più luce
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo la ricerca, basata su un modello statistico e condotta dal Politecnico di Zurigo, nel primo anno del conflitto sono morti circa 76'700 militari russi e 17'200 ucraini.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Contributo elvetico alla bonifica del territorio ucraino, disseminato di ordigni, che va ad aggiungersi ai 15 milioni già versati.
Sì alla vendita di 25 carri armati Leopard 2 alla Germania
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati ha approvato la proposta di mettere fuori servizio 25 dei 96 carri armati Leopard 2 dell'esercito.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Difficoltà di integrazione, scuola e preoccupazioni per la casa abbandonata spingono numerosi profughe e profughi ucraini a tornare in patria.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.