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Quando saranno spente le centrali nucleari svizzere?

Il parlamento (come il governo) non vuole fissare una data precisa. La crisi del settore energetico sta condizionando il dibattito sul futuro energetico del paese

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Il Consiglio degli Stati si è di nuovo opposto a fissare una data precisa per la chiusura delle centrali nucleari. Le camere federali temono infatti che in futuro possano presentarsi problemi nell’approvvigionamento elettrico del paese, in considerazione anche della grave crisi che sta attraversando il settore energetico.

Ma la questione resta aperta: da una parte ci sono i Verdi che forti di un’iniziativa popolare, vogliono spegnere gli impianti atomici con 45 anni di vita. Dall’altra governo e parlamento intendono far proseguire l’attività fino a quando le centrali sono sicure e redditizie. La BKW ad esempio ha deciso di cessare la produzione di Mühleberg nel 2019 mentre il colosso Alpiq, alle prese con un deficit importante, vorrebbe la statalizzazione delle centrali di Gösgen e Leibstadt.

Ma sullo sfondo resta il problema della sostituzione di quel 40 per cento di elettricità prodotta con il nucleare occorrerebbe importarne parecchia, magari dalle centrali atomiche francesi. La questione resta comunque aperta.

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