Rohingya, “per la Svizzera è il momento della solidarietà”
Il presidente della Confederazione Alain Berset ha lanciato un appello alla solidarietà in occasione della Giornata nazionale di raccolta fondi a favore dei profughi rohingya in Bangladesh, organizzata dalla Catena della Solidarietà e dalla SSR, la società svizzera di radiotelevisione.
Berset aveva visitato i campi dei profughi rohingya in Bangladesh lo scorso febbraio. “La situazione era già precaria al momento della mia visita. I venti e le forti piogge aggravano le condizioni di vita. Per la Svizzera è il momento dell’umanità e della solidarietà”, ha scritto il presidente elvetico in un comunicato mercoledì.
Catena della solidarietàCollegamento esterno
I fondi permetteranno di finanziare i progetti più urgenti di otto organizzazioni presenti in loco: Caritas Svizzera, l’Aiuto della chiese evangeliche della svizzera, Helvetas, Medair, Fondazione Hirondelle, Save the Children, Croce rossa svizzera e Terre des Hommes.
Dalla scorsa estate quasi un milione di rohingya sono stati costretti a fuggire dal Myanmar verso il Bangladesh. Nel campo profughi più grande del mondo, quello di Cox Bazar, i rifugiati vivono in condizioni molto precarie, si legge sul sito della Catena della Solidarietà.
In un campo profughi così affollato le piogge torrenziali rappresentano un pericolo per diverse ragioni. Le case costruite sul terreno argilloso rischiano di crollare e le malattie rischiano di propagarsi quando le latrine vengono inondate o distrutte, viene inoltre precisato.
Le organizzazioni umanitarie partner sono impegnate sul posto per garantire l’accesso all’acqua potabile e all’assistenza medica, costruire servizi igienici, creare luoghi sicuri per i bambini e e distribuire materiale di costruzione.
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