I diritti umani hanno e avranno un ruolo centrale
Il ministro degli esteri elvetico, il ticinese Ignazio Cassis, ha sottolineato che il tema dei diritti umani occuperà un posto centrale nei contatti bilaterali con la Cina nei prossimi anni.
Anche se ci sono differenze di valori importanti tra i due Paesi, non possiamo esimerci dal dialogare – anche criticamente – con la Cina, il nostro terzo partner commerciale e un attore di primo piano a livello politico ed economico mondiale. Voltare le spalle a Pechino, non farà migliorare la situazione in fatto di diritti umani.
Per questo è importante avere una strategia di approccio globale a questo Stato, ha affermato oggi davanti ai media il ministro degli esteri, Ignazio Cassis.
A tale riguardo, il consigliere federale ticinese ha ammesso che la situazione sul fronte dei diritti umani è peggiorata in Cina, specie per quanto attiene al rispetto delle minoranze da parte del regime autoritario di Pechino.
Strategia futura
La strategia ufficiale per la Cina – frutto di uno sforzo interdipartimentale – adottata dal Consiglio federale definisce gli obiettivi e le misure della politica svizzera nei confronti di questo Paese per gli anni 2021-2024.
Garantire una politica coerente nei confronti della Cina è fondamentale, secondo Cassis, tenuto conto non solo della sua ascesa, ma anche del fatto che questo paese è il terzo partner commerciale del nostro Paese, con quale intratteniamo relazioni diplomatiche da 70 anni, un dialogo sui diritti umani e col quale abbiamo firmato un accordo di libero scambio.
La Cina, insomma, è un attore ineludibile sullo scacchiere politico mondiale, passato dalla status di partner per l’Ue e gli Stati Uniti, a temibile concorrente. Cassis ha ricordato gli importanti investimenti cinesi in Svizzera, come i contatti di questo paese con Cantoni e Città, ma anche i forti interessi elvetici nel Paese asiatico.
L’intervista con il ministro degli esteri Ignazio Cassis:
tvsvizzera.it/fra con RSI
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.