Sorso di whisky da 10’000 franchi, la bottiglia era un falso
La bottiglia dalla quale è stata versato il bicchiere di whisky più caro della storia era un falso. Il facoltoso cliente cinese che aveva speso 9'999 franchi per gustarlo è stato rimborsato.
Qualche mese fa, un turista cinese in vacanza a St.Moritz, nel canton Grigioni, aveva voluto assolutamente gustare un sorso di una bottiglia di Macallan del 1878, che si trovava nella collezione da Guinness dei primati del bar dell’hotel Waldhaus am See.
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Il mistero del bicchiere di whisky da 10’000 franchi
Il manager dell’albergo, Sandro Bernasconi, non credeva che una tale rarità sarebbe mai stata aperta e aveva fissato il prezzo al bicchiere a 9’999 franchi, un prezzo simbolico, ritenendo che nessuno sarebbe stato disposto a spendere tanto per un sorso di whisky. Non sapeva in quel momento che Zhang Wei, alias Tang Jia San Shao, uno dei più ricchi scrittori del paese di Mezzo (nonché estimatore di whisky), sarebbe stato un giorno ospite dell’albergo.
La notizia del sorso di whisky più caro della storia ha fatto in un attimo il giro del web. Le immagini della bottiglia che sono circolate hanno però attirato l’attenzione di diversi esperti, che hanno sollevato dei dubbi riguardo all’autenticità della bottiglia, ipotizzando che si trattasse di una delle circa 100 bottiglie fasulle la cui esistenza era stata annunciata dalla stessa Macallan una ventina di anni fa.
Bernasconi ha deciso dunque di inviare la bottiglia al laboratorio scozzese del “Rare Whisky 101Collegamento esterno“, i cui specialisti avrebbero potuto stabilire con certezza se si trattasse o meno di una contraffazione. Il responso, reso noto giovedì, ha dato ragione agli scettici. La bottiglia è un falso, e sicuramente non è stato distillato prima del 1970.
Bernasconi si è già recato in Cina per rimborsare personalmente Zhang. “Quando gli ho detto dei risultati del laboratorio”, ha detto il manager dell’albergo alla BBC, “non si è arrabbiato. Mi ha ringraziato per l’onestà dimostrata dall’hotel e ha detto che la sua esperienza in Svizzera è stata piacevole”.
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