Clima, la polizia sloggia gli attivisti da Piazza federale
Poco prima dell'alba è scattato l'intervento della polizia per sgomberare l'area davanti al Palazzo federale a Berna, occupata dai giovani dimostranti ambientalisti.
Le operazioni si sono svolte in modo pacifico e parte degli attivisti in difesa del clima se n’era già andata prima della scadenza dell’ultimatum, prevista per le ore 4 di mercoledì. Un centinaio di irriducibili ha opposto resistenza passiva e i pompieri sono dovuti intervenire con la fiamma ossidrica per liberare le catene cui i giovani si erano legati.
“Abbiamo fatto un annuncio due volte e abbiamo dato ai presenti la possibilità di lasciare volontariamente la piazza”, ha detto Christoph Gnägi, portavoce della polizia cantonale.
All’arrivo degli agenti e durante le operazioni di sgombero i militanti hanno intonato canzoni e declamato slogan del tipo “la protezione del clima non è un crimine”, “un altro mondo è possibile e non ci arrenderemo mai, resteremo qui”, “chiediamo giustizia climatica e una rapida riduzione delle emissioni di gas serra a zero entro il 2030”.
Il video di Rts.ch:
Le forze dell’ordine hanno smantellato le strutture provvisorie erette sulla Piazza federale, in particolare un tendone improvvisato dentro cui si erano accampati i giovani, di cui sono stati annotati i dati personale. Alcuni di loro sono stati denunciati alla magistratura.
Gli attivisti avevano occupato senza autorizzazione lunedì mattina l’area davanti al Palazzo federale, in cui si sta tenendo la sessione delle Camere, e intendevano continuare la loro azione dimostrativa per tutta la settimana nel quadro dell’iniziativa “Rise Up for Change” (insorgi per il cambiamento) contro i poteri economici e politici ritenuti responsabili dell’attuale emergenza climatica. La protesta è organizzata congiuntamente da Sciopero per il clima, Collective Climate Justice ed Extinction Rebellion.
Le autorità cittadine, guidate da un esecutivo rosso-verde, avevano negoziato intensamente con gli attivisti nella ricerca di un compromesso e avevano offerto di spostare l’azione di protesta a poca distanza, in Waisenhausplatz ma i loro ultimatum, l’ultimo dei quali è scaduto martedì sera, sono caduti nel vuoto.
tvsvizzera/ats/spal
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