Migros taglia 290 impieghi, 70 i licenziamenti
La catena di grande distribuzione svizzera Migros intende sopprimere 290 posti a tempo pieno nel suo settore amministrativo entro i prossimi tre anni, di cui 70 mediante licenziamenti. Per i dipendenti toccati dalla misura verrà approntato un "ampio piano sociale", assicura il gruppo.
MigrosCollegamento esterno ha giustificato la misura a causa di un abbassamento degli utili negli ultimi tre anni e delle sfide della digitalizzazione, specialmente quella legata alla concorrenza internazionale online. Per questo, ha fatto sapere il gruppo, verranno creati nuovi posti di lavoro “nei settori del futuro”, senza tuttavia dare indicazioni precise.
In marzo Migros ha comunicato che nell’esercizio 2017 aveva registrato un fatturato di 28,1 miliardi di franchi, corrispondenti a un incremento dell’1,2%.
A causa “della pressione di un contesto particolarmente complesso” nel 2017 l’utile ha però subito una contrazione del 24,2%, attestandosi a 503 milioni di franchi.
“L’obiettivo è di mantenere Migros in perfetta salute anche per il futuro”, aveva allora affermato il presidente della Direzione generale Fabrice Zumbrunnen.
Fonte: migros.ch
Dall’inizio dell’anno sono già stati ridotti mediante fluttuazioni naturali 70 posti in seno alla Federazione delle cooperative Migros (Fcm), si legge nel comunicato. Una “parte importante dei tagli” potrà inoltre essere assorbita grazie ai pensionamenti anticipati e alla riduzione dei gradi di occupazione. Ma la soppressione di altri 70 impieghi non può essere evitata, ha spiegato Migros.
I tagli riguardano esclusivamente i servizi amministrativi centrali della Fcm, che hanno sede a Zurigo e dove lavorano attualmente circa 2’700 persone.
“Sono consapevole che questa misura sarà particolarmente pesante per i collaboratori colpiti. Per loro inizia un periodo difficile. È pertanto importante che ricevano da parte nostra un’assistenza professionale”, spiega Fabrice Zumbrunnen, nuovo presidente della Direzione generale della Fcm succeduto a Herbert Bolliger che è andato in pensione a fine 2017.
Nel caso di licenziamenti, la Fcm e i partner sociali interni ed esterni hanno elaborato in comune un piano sociale al fine di “smorzare gli effetti che questi tagli avranno sulle persone coinvolte”. L’obiettivo consiste nel “trovare possibilmente per questi collaboratori un nuovo impiego all’interno del Gruppo Migros”.
Critiche di Unia
Migros ha “tutti i mezzi” per ricollocare il personale interessato dalla misura, ha dichiarato dal canto suo il sindacato Unia, che definisce “incomprensibile” come la Società degli impiegati del commercio, il solo partner sociale esterno di Migros, abbia accettato un così grande numero di licenziamenti.
L’ultima ristrutturazione di Migros risale a 14 anni fa. Allora erano stati tagliati un centinaio di impieghi.
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