Riuscita l’iniziativa “No a una Svizzera da 10 milioni di abitanti”
È formalmente riuscita l'iniziativa popolare lanciata dall'UDC, "No a una Svizzera da 10 milioni!". Delle 114’805 mila firme depositate in Cancelleria federale il 3 aprile scorso, 114’430 sono risultate valide. Il testo chiede un nuovo articolo costituzionale sullo "sviluppo demografico sostenibile".
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
Nel caso in cui i cittadini e le cittadine elvetiche dovessero accettare l’iniziativa alle urne, la popolazione residente permanente in Svizzera non dovrà superare i dieci milioni entro il 2050.
Per raggiungere questo obiettivo, il Consiglio federale e il Parlamento dovranno prendere provvedimenti non appena la popolazione supererà i 9,5 milioni (oggi la popolazione è di circa 8,9 milioni). Le persone ammesse a titolo provvisorio non potranno più ottenere un permesso di residenza o di domicilio, né la cittadinanza svizzera, né qualsiasi altro diritto di soggiorno.
Se necessario, Berna dovrà porre fine ai trattati internazionali che incoraggiano la crescita demografica, come l’accordo sulla libera circolazione delle persone con l’UE o il Patto ONU sulla migrazione.
L’iniziativa per la sostenibilità risponde, secondo i democentristi, ai problemi legati all’immigrazione che colpiscono una parte sempre più ampia della popolazione.
E la lista dei promotori dell’iniziativa è assai lunga: carenza di alloggi e aumento degli affitti, ingorghi stradali, treni e autobus sovraffollati, abbassamento degli standard scolastici, aumento della violenza e della criminalità.
La lista non è conclusa: carenza di elettricità, stagnazione del reddito pro capite, premi delle casse malati sempre più proibitivi, indebitamento dei servizi sociali e crescente pressione sul nostro paesaggio e sulla natura.
Ora che l’iniziativa è riuscita, il testo passerà in parlamento e alla fine il Consiglio federale deciderà la data delle votazioni.
Molte persone in Svizzera non potranno mantenere il proprio tenore di vita dopo la pensione
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il 27% degli svizzeri e delle svizzere ritiene che non riuscirà a mantenere il proprio tenore di vita dopo il pensionamento. La quota sale al 46% in Romandia, mentre scende al 21% nella Svizzera tedesca.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'intelligenza artificiale non ha ancora avuto un'influenza decisiva su nessun risultato elettorale. È la conclusione a cui sono giunti i ricercatori e le ricercatrici del Politecnico federale di Losanna (EPFL) in un rapporto in cui hanno analizzato le elezioni in quasi 100 Paesi.
Arrestato a Milano il cofondatore iraniano di una start-up vodese
Questo contenuto è stato pubblicato al
Arrestato in Italia un cittadino iraniano, co-fondatore di una start-up in Svizzera che avrebbe usato un'azienda fittizia per esportare illegalmente una tecnologia statunitense nel suo Paese d'origine.
In Svizzera si pagano 159 franchi per beni che ne costano 100 nell’UE
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli svizzeri devono sborsare 159 franchi per beni e servizi che nell'Unione europea costano in media 100 franchi.
La Svizzera deve poter gestire l’immigrazione, secondo economiesuisse
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera dovrebbe poter gestire autonomamente l'immigrazione se questa "supera i limiti tollerabili", secondo il presidente di economiesuisse. Senza questa salvaguardia, l'accordo negoziato con l'UE non ha alcuna possibilità di essere approvato dal popolo.
Per la Commissione UE l’obiettivo è concludere i negoziati con la Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nei negoziati con la Svizzera rimangono solo alcune domande in sospeso, ha fatto sapere il vicepresidente della Commissione europea e responsabile per l'UE delle relazioni con la Confederazione Maros Sefcovic.
La popolazione svizzera spenderà meno nel 2025: addio a negozi e bar
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli svizzeri si orientano al risparmio: secondo un sondaggio molti consumatori hanno intenzione di spendere meno nel 2025. A farne le spese sarà soprattutto il commercio al dettaglio e la ristorazione.
Via libera del Consiglio nazionale a 11,12 miliardi per la cooperazione internazionale
Questo contenuto è stato pubblicato al
La cooperazione internazionale riceverà 11,12 miliardi di franchi per il periodo 2025 - 2028. Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale allineandosi così alle richieste degli Stati. Il relativo decreto federale è definitivamente adottato.
Criminalità, verso una banca dati sulle informazioni dei passeggeri di aerei
Questo contenuto è stato pubblicato al
Via libera da parte del Consiglio nazionale - con 166 voti contro 25 - alla nuova la legge sui dati dei passeggeri aerei. Il suo obiettivo è migliorare lo scambio di informazioni tra Svizzera ed Europa. Lo scopo ultimo è la lotta alla criminalità e al terrorismo.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Iniziativa popolare contro la libera circolazione
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'UDC ha lanciato la raccolta firme per l'iniziativa popolare che mira a porre fine alla libera circolazione delle persone tra Svizzera e Ue.
UDC: “Sicurezza interna, libertà e neutralità vanno difese meglio”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il partito di destra critica l'allineamento elvetico alle sanzioni europee contro la Russia e il mancato potenziamento dell'esercito.
Udc, Berna “ci porta alla rovina politica e finanziaria”
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'Udc attacca il governo per la gestione della pandemia ma lascia libertà di voto al referendum sulla legge Covid-19.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo l'UDC quasi tutti i problemi che si incontrano oggi in Svizzera sono dovuti all'immigrazione fuori misura.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.