Roma cancella due black list
La soppressione degli elenchi che interessano la Svizzera è avvenuta nell'ambito dell'approvazione della legge di stabilità. Sorpresa e prudenza in Ticino
Le black list italiane, che tanti problemi hanno provocato alle imprese svizzere, spariranno l’anno prossimo. A Roma il ministero delle Finanze conferma integralmente le anticipazioni alla RSI del consigliere economico del governo nonché capo delegazione per le trattative con Berna Vieri Ceriani. Anticipazioni accolte con grandissima prudenza e una notevole dose di scetticismo in Ticino dove da tempo si attende l’eliminazione della Svizzera dall’elenco degli Stati proscritti da Roma, ma ormai nessuno ci crede più.
Cosa succederà in concreto, ora che la Camera dei deputati e il Senato hanno approvato la legge di stabilità finanziaria che abolisce le liste nere, nessuno lo sa però ancora. Una comunicazione del ministero sugli aspetti tecnici e su quanto cambierà davvero per chi vuole lavorare a cavallo del confine italo-svizzero è stata annunciata per i prossimi giorni.
In attesa delle annunciate novità in Ticino non ci si sbilancia. Le dichiarazioni di Vieri Ceriani sono state accolte con “sorpresa ma soprattutto prudenza” evidenzia Luca Albertoni secondo il quale “l’esperienza insegna che queste dichiarazioni spesso poi non corrispondono ai fatti”. Il direttore della Camera di commercio ticinese fino a quando non vedrà uno scritto ufficiale mantiene la sua posizione santommasesca.”Potrebbe essere interessante, ma per il momento prudenza… grande prudenza”.
La stessa prudenza manifestata dal Consiglio di Stato anche sull’accordo fiscale con l’Italia. Mercoledì ha diffuso una nota per far sapere che, “dopo che nel mese di gennaio avrà preso conoscenza dei dettagli dell’Accordo, incontrerà il Direttore del Dipartimento federale delle finanze e il negoziatore elvetico. In seguito formulerà le proprie valutazioni e si esprimerà, nell’ambito della procedura di consultazione che sarà promossa dall’Autorità federale”.
RG/CSI/diem
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