Romeo Lacher dice addio contemporaneamente a Julius Bär e alla Banca nazionale svizzera (BNS). Il dirigente ha infatti annunciato le proprie dimissioni sia dall'istituto di credito zurighese che dalla banca centrale elvetica.
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Keystone-ATS
L’attuale presidente del consiglio di amministrazione (CdA) di Julius Bär ha dichiarato oggi la sua intenzione di non ricandidarsi a una rielezione in vista della prossima Assemblea generale annuale, in programma il 10 aprile 2025. Stando alla nota, la ricerca di un nuovo presidente del CdA sarebbe già “in dirittura d’arrivo”. Il nome del successore di Lacher dovrebbe essere comunicato a marzo.
“Con l’assunzione della carica di nuovo CEO da parte di Stefan Bollinger, Julius Bär apre un nuovo capitolo. È il momento giusto per questo cambiamento a livello di CdA”, ha evidenziato il 65enne, citato nel comunicato stampa diramato questa mattina. Bollinger ha preso le redini della direzione il 9 gennaio, dopo che il suo predecessore, Philipp Rickenbacher, ha rassegnato le dimissioni poco più di un anno fa sulla scia delle pesanti perdite subite dall’istituto di credito a seguito del tracollo dell’impero immobiliare austriaco Signa.
Fondato a Zurigo nel 1890, Julius Bär è quotato alla borsa svizzera dal 2005. Oggi si concentra sul private banking: gli averi in gestione a fine ottobre ammontavano a 480 miliardi di franchi. Il gruppo è presente in dodici località elvetiche, fra cui Lugano e St. Moritz (GR), e ha anche numerose sedi all’estero.
Lacher saluta anche la BNS
Lacher ha deciso altresì di dimettersi dal Consiglio di banca della BNS, presso il quale ha assunto il ruolo di vicepresidente, “con effetto alla data dell’Assemblea generale del 25 aprile 2025”, scrive oggi la banca centrale elvetica.
“Il Consiglio di banca e la Direzione generale prendono atto con rammarico di questa decisione e ringraziano fin da oggi Romeo Lacher per il suo grande impegno e i preziosi servizi resi alla Banca nazionale negli ultimi quattro anni”, aggiunge la nota.
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