Sì al servizio pubblico, non per forza al profitto
Un'iniziativa popolare - si voterà il prossimo 5 giugno - chiede che le aziende controllate dalla Confederazione - Ferrovie, Posta e Swisscom - non debbano per forza fare dei profitti
L’iniziativa popolare “A favore del Servizio pubblico” non rispetta le promesse fatte, anzi il prossimo 5 giugno un “sì” di popolo e cantoni sarebbe addirittura controproducente. È l’opinione di Doris Leuthard, che per conto del governo federale ha lanciato la campagna contro il testo, che in sintesi chiede alle aziende controllate dalla Confederazione – Ferrovie, Posta e Swisscom – di non perseguire dei profitti e di non pagare salari eccessivi.
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