Secondo Travail.Suisse, l'iniziativa contro le retribuzioni abusive sarebbe inefficace
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L’iniziativa contro le retribuzioni abusivenon ha portato ad alcun risultato e il divario salariale s’è allargato come non maiin questi ultimi cinque anni.
È la “preoccupante” constatazione cui giunge il sindacato Travail.Suisse sulla base dei dati forniti dalla sua 12ma inchiesta sul tema in occasione della quale sono state poste sotto la lente 27 aziende. Ne è emerso che gli imprenditori s’accordano compensi sempre più consistenti (+9% in media nel 2015, con in testa il numero uno del Credit Suisse Tidjane Thiam, il cui onorario è lievitato del 117%, per raggiungere gli oltre 20 milioni di franchi), mentre all’altro capo della scala s’accentua la pressione sulla paga, complici l’insicurezza e la paura di perdere l’impiego.
Il mondo politico è quindi invitato a reagire, in particolare, come si legge nella nota diramata lunedì, intervenendo sulle disposizioni di legge inerenti le società anonime e istituendo prelievi sugli alti redditi da destinare a un fondo di solidarietà.
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