La crisi dell’industria orologiera svizzera si fa sentire anche a Baselworld, la più importante fiera del settore, che si apre venerdì a Basilea. Non mancheranno le marche più prestigiose di orologi e gioielli, ma il numero di espositori del salone -la cui prima edizione risale al 1917- è in calo. Da 1'500 a 1'300, secondo quanto indicato dalla direttrice Sylvie Ritter. Gli espositori svizzeri saranno circa 300.
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tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 22.03.2017)
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“Quando la situazione sul mercato è difficile, come nell’ultimo anno, si assiste ad una concentrazione delle aziende presenti”, spiega René Kamm, direttore delle fiere campionarie di Basilea.
L’industria orologiera svizzera attraversa una fase difficile: da quasi due anni le esportazioni sono in calo; nel 2016 si è perso il 9,9%, mentre nel solo mese di febbraio il calo è stato del 10% su base annua.
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I principali assenti a Baselworld 2017 sono i grandi marchi della moda con i loro accessori, altre griffe hanno optato per una fusione.
L’edizione è quindi un po’ nostalgica, anche perché la fiera campionaria dell’oreficeria e dell’orologeria compie 100 anni.
Ambisce, in ogni caso, a mantenere un ruolo centrale: “Baselworld è la piattaforma per eccellenza del settore orologiero e dobbiamo adattarla all’evoluzione della produzione e della domanda dei clienti”, dice René Kamm. “Abbiamo un’esperienza lunga un secolo, e anche se quest’anno avremo un giro d’affari ridotto, non andremo a fondo”.
Gli operatori, peraltro, sono già più ottimisti rispetto a qualche mese fa e prevedono una stabilizzazione delle vendite.
A Basilea sono attesi circa 150 mila visitatori, soprattutto professionisti del ramo.
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