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Inaugurato il comprensorio sciistico più piccolo al mondo

san gallo
Un condominio destinato alla demolizione è diventato una stazione sciistica. Keystone-SDA

Questo progetto artistico è un'allusione al cambiamento climatico. Unica assente era la neve.

All’origine del progetto, che ha scatenato una valanga mediatica dalla Svizzera orientale, vi sono quattro artisti che al numero 50 della Schneebergstrasse a San Gallo hanno trasformato un condominio destinato alla demolizione in stazione sciistica con un Airbnb e un negozio di souvenir.

Malgrado l’assenza della materia prima necessaria allo sci – la neve – il bar dell'”après-ski” è comunque stato aperto. Il “comprensorio sciistico” di San Gallo è un omaggio alla sciovia ad àncora, inventata 90 anni fa a Davos (GR). Nelle stazioni sciistiche viene sempre più spesso sostituita dalle seggiovie. È senza dubbio la nostalgia di un’epoca passata a spiegare la risposta al progetto di San Gallo.

Secondo i promotori, il progetto è costato 187’000 franchi. Il governo cantonale gli ha concesso una sovvenzione di 45’000 franchi provenienti dal fondo della lotteria. Tuttavia l’UDC è intervenuta nel parlamento cantonale e ha chiesto di cancellare questo contributo, con la motivazione che non si dovrebbe versare denaro ad attivisti per il clima verdi e di sinistra che sparano a zero sulle stazioni sciistiche e il turismo invernale. La maggioranza borghese in parlamento ha infine ottenuto l’annullamento del contributo del governo.

Gli artisti all’origine del progetto hanno quindi lanciato un finanziamento collettivo (“crowdfunding”) per ottenere i 45’000 franchi rifiutati dal parlamento.

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