San Gallo vieta la vendita di carne di manzo contaminata da PFAS
Il Canton San Gallo ha bloccato la vendita di carne di manzo in cui si è riscontrata la presenza di sostanze chimiche, le cosiddette PFAS. Il Governo ha chiesto un piano d'azione nazionale su questo tema.
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Keystone-ATS
Secondo quanto si legge in un comunicato diffuso mercoledì della Cancelleria di Stato, il Cantone sospetta che in molti casi i terreni agricoli siano stati contaminati dai fanghi di depurazione degli impianti di trattamento delle acque reflue. Fino al 2006 potevano infatti essere utilizzati come fertilizzante, da qui la presenza di sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) nei terreni.
Il servizio del TG e le considerazioni del chimico cantonale ticinese:
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Si tratta di composti chimici difficilmente degradabili che vengono utilizzati da decenni nell’industria, ad esempio nella produzione di giacche impermeabili o in quella di padelle. Tali prodotti possono finire nell’ambiente e quindi nella catena alimentare. Per gli esseri umani rappresentano un potenziale pericolo per la salute.
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Secondo un recente studio internazionale, la diffusione dei PFAS nell’ambiente è stata finora sottovalutata.
Diversi terreni contaminati sono stati trovati nella zona fra il capoluogo cantonale e il Lago di Costanza, con situazioni particolarmente rilevanti nei comuni di Mörschwil, Eggersriet, Untereggen, Goldach, Altenrhein e St. Margrethen.
In queste zone sono state trovate concentrazioni elevate o troppo elevate di PFAS in bovini e in acque di fonte. Tracce rilevanti sono state riscontrate anche nel latte.
Conseguenze a lungo termine
Le PFAS non rappresentano un pericolo immediato e acuto per la salute, ha spiegato il responsabile del Dipartimento della sanità Bruno Damann (Centro). Il problema sono le conseguenza a lungo termine. In tale contesto le conoscenze sono però lacunose. Studi mostrano una possibile riduzione degli anticorpi o ancora ipotizzabili problemi a fegato, reni o di peso alla nascita.
Ad oggi la questione ha conseguenze immediate per diversi agricoltori. Le attività colpite sono cinque: non potranno più utilizzare l’acqua di fonte, ma solamente quella potabile comunale. Inoltre, al momento non possono più vendere la carne dei propri animali.
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