Il personale infermieristico chiede migliori condizioni di lavoro
In una lettera aperta al Parlamento svizzero, l'Associazione svizzera infermiere e infermieri presenta le sue rivendicazioni per il settore.
Atti e non parole: è quanto chiede l’Associazione svizzera infermiere e infermieri (ASI) che denuncia martedì le “debolezze” del sistema sanitario svizzero messe in evidenza dall’attuale pandemia di Covid-19.
In una lettera apertaCollegamento esterno indirizzata al Parlamento, l’ASI domanda salari più elevati, migliori condizioni di lavoro e un rafforzamento della formazione.
Oggi “i nostri professionisti stanno pagando il conto di anni di fallimenti politici”, sottolinea la presidente dell’associazione Sophie Ley. “Lo scandalo della mancanza di materiale di protezione è solo un punto tra i tanti”, prosegue la responsabile, ricordando che “se i Paesi confinanti avessero precettato i nostri colleghi che vi abitano per la propria assistenza sanitaria, la Svizzera sarebbe andata verso la catastrofe”.
L’ASI chiede in particolare l’attuazione immediata dell’iniziativa popolare denominata “Per cure infermieristiche forti”Collegamento esterno. Il dossier è al vaglio del Parlamento e il Consiglio nazionale ha già elaborato un controprogetto all’iniziativa, il cui scopo è di rivalorizzare le professioni del settore sanitario per lottare contro la carenza di personale e per far fronte all’invecchiamento della popolazione.
L’associazione sottolinea inoltre che la Confederazione forma troppo pochi infermieri, mentre coloro che sono già formati lasciano la professione a causa degli oneri troppo elevati, a differenza di retribuzione e riconoscimento.
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