Sanzioni contro la Russia: “La Svizzera è parte del problema”, afferma attivista britannico”.
L'attivista ed ex investitore britannico Bill Browder chiede alla Svizzera di applicare le sanzioni contro la Russia all'unisono con l'Unione Europea. Si oppone al pagamento dei fondi confiscati ai russi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
Se la Svizzera dovesse restituire questi fondi confiscati, si ritroverebbe al centro di una crisi internazionale, avverte Browder in un’intervistaCollegamento esterno pubblicata lunedì dal gruppo CH-Media. L’attivista britannico parla di 14 milioni di franchi che devono essere rimborsati ai russi figuranti sulla lista delle sanzioni degli Stati Uniti.
Browder aveva co-fondato in Russia la Hermitage Capital, con sede a Londra, che si avvaleva della consulenza dell’avvocato russo Sergei Magnitsky. Magnitsky è morto in una prigione di Mosca nel novembre 2009 dopo aver denunciato una vasta appropriazione indebita di denaro da parte dello Stato russo.
Nell’intervista, Browder afferma di voler isolare finanziariamente la Russia dal resto del mondo. Tuttavia, a suo avviso, la Svizzera è parte del problema. Il britannico aggiunge che quest’ultima “deve infine confessare” e unirsi al mondo civilizzato quando si tratta di questioni finanziarie, per il quale “gli Stati Uniti sono la salvezza”.
Commissione Helsinki
A luglio Browder aveva riscosso successo nella sua critica della Svizzera, sostenendo la causa della commissione americana Helsinki, che aveva chiesto sanzioni contro tre cittadini svizzeri, tra cui l’ex procuratore generale della Confederazione Michael Lauber.
La commissione, un organo indipendente del Governo statunitense, li ha accusati di aver aiutato i russi sanzionati ad accedere ai fondi congelati in Svizzera. Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) e Lauber hanno respinto queste accuse. La Confederazione è da parte sua intervenuta ufficialmente a Washington.
Ferrovie svizzere al secondo posto dopo Trenitalia, ma in verità sono all’undicesimo
Questo contenuto è stato pubblicato al
All'inizio di dicembre è stato pubblicato lo studio di un'ONG specializzata nei trasporti che ha classificato le FFS seconde in Europa. Ma la scoperta di un errore di calcolo ha fatto uscire l'azienda elvetica dalla top ten.
Risolto il mistero di un’eruzione vulcanica del 1831
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un team di ricerca con partecipazione svizzera ha risolto l'enigma di una misteriosa eruzione, identificando il vulcano all'origine del fenomeno che ha raffreddato il pianeta e provocato carestie.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Con il nuovo anno, il capoluogo lombardo limita i diritti dei fumatori anche all'aperto, quando questi sono in presenza - in un raggio di dieci metri - di altre persone.
Un morto nell’atterraggio di emergenza di Swiss a Graz
Questo contenuto è stato pubblicato al
È morto il membro dell'equipaggio della compagnia aerea svizzera ferito nell'atterraggio di emergenza effettuato una settimana fa nella città austriaca. Aperta un'inchiesta.
Ermotti sulla sua retribuzione milionaria, “Conosco il valore dei soldi”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sergio Ermotti torna sulla retribuzione di 14 milioni di franchi incassata nel 2023 per nove mesi di lavoro alla testa di UBS.
Venticinque anni fa il millennium bug, tanto fumo e poco arrosto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Venticinque anni fa il mondo si preparava a una catastrofe informatica. L'idea che i computer potessero bloccarsi al momento del passaggio fra il 31 dicembre 1999 e il 1° gennaio 2000 mise in allarme il pianeta.
Il franco svizzero sarà una moneta forte pure nel 2025
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il franco svizzero, porto sicuro per eccellenza fra le valute mondiali, dovrebbe continuare a essere ricercato anche l'anno prossimo a fronte dell'incertezza politica.
Un nuovo tipo di reattore nucleare verrà testato in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’Istituto Paul Scherrer vuole sperimentare una nuova tecnologia per produrre energia con l’”Onion Core”. Il progetto solleva interrogativi non solo tra gli ecologisti.
Ignazio Cassis, la Svizzera si è abituata a benessere e sicurezza
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consigliere federale Ignazio Cassis, parlando delle attuali sfide geopolitiche e del ruolo del nostro Paese, ha detto che in Svizzera non si tiene ancora sufficientemente conto della situazione globale del mondo.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.