Il Tribunale penale federale (TPF) ordina l’apertura di un procedimento penale in Svizzera nei confronti di Volkswagen AG e Amag (la società svizzera che importa le auto tedesche) rimaste coinvolte nello scandalo denominato “dieselgate”. Annulla, così facendo, una decisione di non luogo a procedere del Ministero pubblico della Confederazione (MPC).
Viene così accolto il ricorso collettivo promosso dalle 596 persone che avevano inoltrato denuncia penale nei confronti delle due aziende.
Di fatto la massima istanza giudiziaria del paese chiede quindi all’MPC di procedere quanto prima a misure istruttorie (perquisizioni e confische di documenti) presso le due aziende.
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