SECO: “L’aumento della disoccupazione non sorprende, salirà ancora”
Il lieve incremento della disoccupazione in settembre (al 2,5%, dopo il 2,4% di agosto) non sorprende la Segreteria di Stato dell'economia (SECO), che si aspetta un ulteriore rialzo, seppur non troppo forte.
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Keystone-ATS
“La tendenza a un leggero aumento della disoccupazione è proseguita a settembre, come ci aspettavamo”, ha affermato in una conferenza telefonica Jean-Christophe Lanzeray, dirigente della Direzione del lavoro presso la SECO, commentando i dati diffusi di primo mattino dai suoi funzionari.
La cosa è stata particolarmente visibile nel settore orologiero, che ha presentato un tasso di senza lavoro pari al 5,5%, a fronte del 3,0% di un anno prima. Ha pesato l’indebolimento della domanda internazionale, in particolare in Cina e a Hong Kong, ha spiegato Lanzeray.
“Nei prossimi mesi assisteremo a un ulteriore lieve aumento della disoccupazione, dovuto principalmente agli effetti stagionali”, ha proseguito l’esperto, che ha fatto presente come peraltro anche la situazione economica si sia indebolita. Per l’insieme dell’anno la SECO prevede una quota media di disoccupati del 2,4%, valore che salirà ulteriormente al 2,6% nel 2025. Nel 2023 il dato si era attestato al 2,0%.
Va peraltro sempre sottolineato come i dati sulla disoccupazione della SECO non tengano conto di coloro che hanno esaurito il diritto a ricevere le prestazioni e che ad esempio vivono di risparmi o si trovano a beneficio dell’assistenza. Gli indicatori si basano solo sulle persone effettivamente iscritte agli uffici regionali di collocamento (URC): la definizione di disoccupato è quindi diversa da quella dell’Ufficio internazionale del lavoro (ILO), che opera attraverso sondaggi e che identifica le persone senza impiego, alla ricerca di un posto e pronte a essere assunte. Stando all’ILO la disoccupazione in Svizzera nel secondo trimestre (ultimo dato disponibile) era sensibilmente superiore, pari al 4,0%.
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