Secondo Pro Velo, in Svizzera si dovrebbe fare di più per il traffico ciclistico
Alle due ruote nella Confederazione servono più infrastrutture e maggiori risorse per il loro finanziamento: a dirlo è Pro Velo.
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tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
La Confederazione deve “cambiare marcia” per tenere il passo con il forte aumento del traffico ciclistico previsto nei prossimi anni.
È quanto ha chiesto lunedì l’associazione mantello per la promozione degli interessi dei ciclisti Pro Velo, in occasione della Giornata mondiale della bicicletta, auspicando maggiori risorse per le due ruote.
In una nota, la vicepresidente dell’organizzazione e consigliera nazionale ginevrina Delphine Klopfenstein Broggini (Verdi) si è rallegrata del fatto che dieci giorni fa Berna abbia annunciato l’intenzione di raddoppiare il traffico ciclistico entro il 2035, elaborando una tabella di marcia.
È la prima volta che lo Stato si pone un obiettivo in questo campo, sottolinea Pro Velo, cogliendo l’occasione per presentare cinque richieste:
Che il cofinanziamento da parte della Confederazione delle infrastrutture ciclistiche passi da circa l’1% di tutti gli investimenti nei trasporti ad almeno il 5%.
Un maggiore impegno nella formazione di specialisti nella pianificazione per le biciclette.
Un servizio d’informazione e consulenza per le autorità locali e i Cantoni, simile a quelli esistenti in Danimarca e nei Paesi Bassi.
L’organizzazione ogni anno di una conferenza nazionale sulla bicicletta per consentire agli operatori del settore di scambiarsi informazioni e idee.
Norme sul traffico più favorevoli ai ciclisti. In particolare, piste ciclabili larghe almeno 1,8 metri e il divieto di sorpasso nelle rotatorie.
Secondo quanto scrive il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) sul suo sitoCollegamento esterno, “tutti gli scenari della Confederazione indicano che la crescita demografica ed economica determinerà nei prossimi anni anche un cospicuo aumento del traffico. (…) Una componente notevole ricadrà sulla mobilità lenta. La bicicletta assume quindi sempre maggiore importanza”.
L’utilizzo di biciclette nella Confederazione è cresciuto anche grazie alla diffusione di soluzioni di bike sharing e di biciclette elettriche.
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