Sei cose di Zurigo
di Andrea Ferrario
La prima cosa è l’argento del lago, riflesso dalle nubi sull’acqua. Tutto il giorno insegue disegni di tetti e finestre ricalcati sulle onde. Verso sera Il lago abbandona le sue vesti argentante per indossare un prezioso manto grigio opaco, donatogli dalla notte che avanza.
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La seconda è il calore inebriante del Natale che ti avvolge, appena dentro la Stazione Centrale. Qui i mercatini accolgono famiglie da tutta Europa, venuti a fare scorta di atmosfera natalizia da portare a casa e mettere sotto l’albero, fra un regalo e l’altro.
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La terza sono le rotaie dei tram che attraversano i quartieri con snodi è intrecci. Dove loro non arrivano ci pensano quelle dei treni a portarvi da una strada all’altra. E con Swiss Travel System il biglietto è sempre lo stesso.
La quarta sono le luminarie sparse per le strette vie del centro storico. Ce ne sono di colori pastello che penzolano dall’alto e di un giallo caldo nei lampioni, appesi ai muri delle case. Provengono dall’interno dei piccoli negozi di prodotti e locali e dai cafè.
La quinta è il tocco avvolgente della nebbia del monte Uetliberg, che ti accoglie con leggerezza se decidi di andarla e trovare. Ti mostrerà come è brava ad accarezzare ogni angolo della città e tutti quelli che decidono di restare.
UetlibergLa sesta è il tetto dello Schiffbau, un luogo di cultura e cucina. Dove una volta costruivano navi e imbarcazioni di ogni tipo, oggi va in scena la vita notturna della Zurigo Ovest, giovane e alla moda ma con un tocco alternativo.
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Andrea FerrarioCollegamento esterno
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